CALCIO 1^ DIV. – Il Frosinone pareggia a Lecce e vede la B.

Roberto Stellone voleva un Frosinone ben diverso da quello che in terra salentina circa due mesi fa aveva fatto poco più che atto di presenza ed è stato esaudito. I canarini sono usciti dallo stadio di Via del Mare non solo con un risultato positivo, ma pure meritato in forza di una prestazione impeccabile sia sotto il profilo caratteriale che tattico. E’ vero che ci sono stati momenti di sofferenza, ma la squadra ha reagito bene e questo è ciò che conta. Mirko Gori, ciociaro purosangue, ne è un esempio tangibile. Lungi dall’abbattersi dopo aver in parte provocato lo svantaggio della sua squadra, ha saputo farsi animo fino a trovare il gol del pareggio.
La divisione della posta è risultato giusto ad onta delle recriminazioni dell’allenatore del Lecce Franco Lerda, che ha invocato nel dopogara la mancata concessione di un penalty alla sua squadra, ma se andiamo a stringere Zappino non ha avuto poi tanto lavoro. Il Frosinone ha accusato qualche disagio sul settore destro della difesa, soprattutto sulle iniziative di Doumbia e Lopez, ma i palloni spiovuti al centro sono stati agevolmente neutralizzati da Blanchard, Biasi e dal subentrato Bertoncini. Il solo brivido nella ripresa è venuto dalla traversa scheggiata da Bogliacino su punizione. Un pò poco, secondo noi, per parlare di risultato bugiardo.
E’ comunque apparso chiaro che non bisognerà confidare più di tanto  sabato prossimo sul fattore campo. Il  “Comunale”  è stato finora un castello inespugnabile, ma questo Lecce, che dopo una disastrosa partenza ha tenuto il passo di Perugia e Frosinone, ha tante frecce da scoccare. Per un Salvi che non potrà scendere in campo per squalifica, ecco un Miccoli pronto al rientro e in gare secche il Romario del Salento può fare la differenza, eccome.
Frosinone, comunque, ci crede come è giusto e logico che sia. Fuor di retorica, quella di sabato  sarà davvero “la madre di tutte le partite” e tra la tifoseria è già scattata la corsa al biglietto per viverne in prima persona ogni palpitante momento.   
Gennaro Memoli