CALCIO – Il pagellone di Gennaro Memoli sul 2013-2014 delle 'nostrane'
Il campo ha emesso i suoi verdetti e in conformità con essi andiamo a consegnare le pagelle alle squadre di calcio della nostra provincia che hanno disputato i campionati che vanno dalla Prima Divisione all’ Eccellenza regionale.
FROSINONE 9 – Non diamo “dieci” al Frosinone anche se ha centrato il ritorno in serie B soprattutto perchè dopo aver guidato il torneo per quasi tutta la sua durata è approdato alla serie cadetta attraverso i play off.
Ciò potrebbe paradossalmente giovare in proiezione futura e indubbiamente ha giovato alla maturazione di Stellone come tecnico. Stirpe lo ha ufficialmente riconfermato assieme al d.g. Salvini e al d.s. Giannitti, e tutti si sono già messi al lavoro per far sì che i canarini possano rimanere senza troppi patemi nel torneo cadetto.
ISOLA LIRI 6,5 – Una storia che si ripete. Salvezza diretta centrata al termine di un buon campionato a cui fa da contraltare l’incertezza per il futuro, acuita dal congedo di Sandrone Grossi, che ha preferito ritornare nella sua Cassino. Il dirigente Bianchi sta cercando sostegni per tenere in piedi la baracca e il più importante sembra essere il sindaco Quadrini, storicamente vicinissimo alla società biancorossa. Il primo passo sarà iscriversi al campionato, poi si vedrà.
SORA 6,5 – Sicuramente positivo il cammino del Sora, soprattutto nel girone di ritorno, quando i giovani (Talamo e Casimirri su tutti) sono cresciuti grazie al sapiente lavoro di mister Farris. Il porto della salvezza diretta è stato raggiunto in anticipo nonostante le penalizzazioni ma anche in casa bianconera il futuro appare nebuloso. Il copresidente Pecorelli vuole la gestione del “Tomei” e del “Panico”, minacciando in caso contrario di portare la squadra altrove, o di vendere baracca e burattini, il sindaco Tersigni nicchia e vuole vedere i conti societari. Nei prossimi giorni altri sviluppi di questa nuova (e poco edificante) “telenovela” estiva.
ATLETICO BOVILLE ERNICA 6 – Il voto è per aver raggiunto la salvezza senza passare per le incognite dei play out, ma la stagione dei blaugrana non ha esaltato i pochi aficionados che si recavano al “Montorli”. Gianni Testa ha regalato gli ultimi lampi di classe, l’esperto Daniele Lisi, ex capitano del Sora, è stato determinante per la riuscita della missione. Ai due i ringraziamenti di Graziano Gori, subentrato in corso d’opera al buon Emilio Coraggio. Il futuro? E’ sulle ginocchia di Giove, come dicevano gli antichi.
CECCANO 5,5 – Stavolta l’ obiettivo salvezza, da raggiungere con tanti baldi giovani (che si sono confermati tali nel loro contesto, come dimostra la finale regionale Juniores raggiunta) e qualche attempato bucaniere, non è stato centrato. Giuliano Farinelli, vero e proprio uomo-società fabraterno, merita però solo applausi perchè ha dato corpo e anima alla causa fabraterna. Ripartire, anche se dalla Promozione, si può perchè la base c’è, ma bisognerà soprattutto dotarsi di un credibile assetto societario
MONTE S.GIOVANNI CAMPANO 5 – Senza dubbio negativa la stagione dei monticiani, retrocessi in Promozione dopo il play out casalingo con il Gaeta. Ci sono però buone possibilità di essere ripescati e nel caso sarà opportuno non ripetere gli errori fatti, a cominciare dalla guida tecnica. Nè Antonio Gaeta, che ha iniziato il torneo, nè Massimo Caldaroni, chiamato a raddrizzare la baracca, hanno mostrato di poter migliorare il materiale umano a disposizione, in verità non eccelso.
MOROLO 6 – Emiliano Adinolfi ha confermato a Morolo quanto di buono aveva già fatto vedere a Ceccano e ha condotto una giovane squadra lepina a una tranquilla salvezza. Il Morolo di questa stagione, infatti, nulla aveva a che vedere con la presunta “corazzata” affidata a Perrotti nel campionato precedente che alla fine aveva raccolto solo un quarto posto. La dirigenza, che non può permettersi voli pindarici, gli ha già offerto la riconferma, ma il giovane tecnico è seguito da società più ambiziose. Vedremo come andrà a finire.
ROCCASECCA 6,5 – Anche qui un allenatore alla ribalta che al contrario di Adinolfi, ha già preannunciato il congedo. Davide Mancone è stato l’artefice della crescita esponenziale del Roccasecca, riportato in Eccellenza e guidato a una tranquilla salvezza e alla conquista della “palma” di migliore tra le ciociare, ma ora intende passare la mano . La cosa ha scosso anche il presidente Marsella, deciso a sua volta a farsi da parte dopo tre lustri di milizia nel team biancoceleste, in buona parte spesi al vertice. In ogni caso la nuova stagione inizierà con queste pesanti incognite.
Gennaro Memoli