CASSINO – CassinoOff, Ascanio Celestini chiude l’edizione 2014

Sarà Ascanio Celestini a chiudere l’edizione 2014 del Festival del Teatro Civile CassinoOff, organizzata dall’associazione CittàCultura e diretto dalla giornalista de l’Unità Francesca De Sanctis. Il Festival – con il sostegno della Regione Lazio, del Comune di Cassino e della Banca popolare del Cassinate, il patrocinio dell’Università degli Studi di Cassino e la collaborazione dell’Atcl – quest’anno ha ospitato tanti artisti: da Isabella Ragonese a Luigi Lo Cascio, da Roberto Citran a Eugenio Allegri, da Laura Sicignano alle compagnie di danza Cie Twain ed Excursus. E chiuderà il prossimo 6 luglio dalle 21 nel bellissimo Teatro Romano di Cassino con Ascanio Celestini, che racconterà al pubblico una storia poca nota nata da un’idea di Andrea Camilleri: la strage di Niccioleta.

È il 13 giugno del 1944 quando i reparti nazisti e fascisti invadono Niccioleta, in Toscana. Molti abitanti di questa frazione non si sono presentati ai posti di polizia fascisti e tedeschi di Massa Marittima a causa di un manifesto di Giorgio Almirante affisso in tutti i comuni della provincia di Grosseto: è questo il motivo per cui devono essere puniti.

Dietro il forno della dispensa, in un piccolo cortile, 6 minatori vengono fucilati, un settimo riesce invece a scappare nascondendosi nella boscaglia grazie a un attimo di distrazione del fascista di guardia. Dei 150 operai deportati a Castelnuovo di Val di Cecina, 77 minatori sono giustiziati sulla strada per Larderello, 21 mandati in Germania e gli altri vengono infine liberati.

Una storia poco conosciuta forse perché meno legata di altre alla Resistenza vera e propria. I lavoratori protagonisti della strage, infatti, non lottavano in nome della liberazione dell’Italia dall’invasore fascista, ma per preservare la loro miniera e quindi il loro diritto di continuare a lavorare. Chi meglio di Celestini potrebbe raccontarci una storia come questa?

Potrebbero interessarti anche...