CASSINO – Sospensione servizio idrico senza preavviso, il Comune attacca Acea

“L’Acea Ato5 deve ripristinare immediatamente e, comunque, non oltre le 24 ore, l’erogazione dell’acqua per l’utenza n°18082315 per un minimo di 120 giorni, tempo ritenuto necessario affinché l’utente possa adoperarsi presso ACEA ATO 5 SpA a trovare soluzioni idonee per chiarire la sua posizione con il gestore al quale ha più volte contestato la morosità.”  A dichiararlo il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, dopo che Acea Ato5 nella giornata di ieri ha provveduto alla sospensione del servizio idrico dell’utenza domestica sopra citata per consumi fatturati e non pagati a seguito di formale contestazione. “Inoltre – ha continuato il sindaco – l’utente ha subito in questo modo l’asportazione del contatore di sua proprietà, senza alcuna notifica da parte del gestore. Pertanto, come previsto dalla normativa, questa mattina è stata emessa un’ordinanza che dispone all’Acea Ato5 il ripristino immediato per la riattivazione dell’erogazione dell’acqua all’utenza n°18082315 senza alcun tipo di onere a carico di questa Amministrazione Comunale. La data prevista per il distacco, infatti, costituisce informazione necessaria ai fini dell’adozione di una decisione commerciale consapevole dal momento che il mero preavviso è del tutto insufficiente. Proprio per questo, così come facilmente riscontrabile consultando gli articoli 20,23 e 24 del Codice del Consumo dalla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), il modus agendi di Acea Ato5 è da considerarsi un comportamento commerciale scorretto ed aggressivo. Tanto più che l’utente ha provveduto a contestare la morosità mediante note comunicate puntualmente al nostro comune. L’erogazione dell’acqua rappresenta un servizio essenziale anche per garantire le dovute condizioni igienico – sanitarie. Il distaccamento senza preavviso è stato un atto gravissimo, e di questo si è discusso anche ieri in sede di consulta d’ambito, perché arreca gravi disagi all’utente anche e soprattutto dal punto di vista igienico e quindi sanitario. Ed è proprio in considerazione di ciò, dal momento che   sussistono gravi motivi sanitari e di igiene pubblica, avvalorati ed accresciuti da aspetti di natura socio-assistenziale, si è provveduto ad emettere, in attuazione quindi di quanto stabilito dall’articolo 50 comma 5 del D.L. 267/2000, apposita ordinanza contingibile ed urgente al fine di eliminare l’emergenza sanitaria e l’igiene pubblica venutasi a creare. Un’ordinanza la cui osservanza avverrà tramite verifica degli operatori della polizia locale ed a cui L’Acea Ato5, che ha ricevuto una copia della stessa a mezzo fax, ha l’onere di comunicare per iscritto l’intervenuta ottemperanza a quanto stabilito.”