19 luglio: San Bruno di Segni

Bruno nacque a Solero d’Asti nel 1040. Dopo aver conseguito la laurea presso l’Università di Bologna, decise di ritirarsi nel monastero di Montecassino. Nominato canonico della Cattedrale di Siena dal vescovo Rodolfo, fu inviato a Roma per impegni della diocesi. Qui ebbe l’incarico di confutare l’eretico Berengario. La disputa si tenne davanti al Pontefice Gregorio VII che, al termine dell’esposizione, nominò Bruno vescovo di Segni che, pochi anni dopo affiancherà il Papa nella gigantesca lotta alle elezioni simoniache.
Tornò a Segni nell’aprile del 1082, ma giuntovi fu imprigionato dal conte Adolfo di Segni. Il Signore però vegliava su di lui e con un miracolo ripetuto per tre volte lo liberò. Tornato a Roma fu nuovamente imprigionato col Papa nella mole Adriana. Dopo la liberazione, Bruno, desideroso di pace, trascorse nel chiostro benedettino gli ultimi anni della propria vita, seguendo con cura la Regola, tanto che dopo soli cinque anni di vita monastica venne eletto abate di Montecassino. Qui morì il 18 luglio 1123.