ANAGNI – Accordo di Programma, Scalia: “Un errore escludere progetto per la Marangoni”
“Invitalia ha escluso dai progetti finanziabili dall’Accordo di Programma quello presentato dalla Bonifazio srl per la Marangoni di Anagni. Una valutazione che spero possa essere rivista e che secondo le informazioni in mio possesso, potrebbe essere il frutto di una interpretazione eccessivamente formalistica della documentazione presentata. Non possiamo permettere che per cavilli burocratici si affossi un’alternativa di rilancio dello stabilimento di Anagni”.
A dichiararlo il Senatore PD Francesco Scalia che, commentando la graduatoria del bando relativa all’accordo di programma per le aree del Sistema Locale di Lavoro di Frosinone- Anagni- Fiuggi da parte di Invitalia, annuncia un’interrogazione per fare chiarezza sulla vicenda al Ministro dello Sviluppo economico.
“Tale graduatoria – continua Scalia- assegna i 40 milioni di euro solo a due dei quattro progetti presentati, escludendo di fatto l’indotto dell’automotive. I motivi dell’esclusione sono in massima parte determinati dal fatto che lo stabilimento della Marangoni non si troverebbe, in base ad un progetto dell’Istat redatto nel 2000, all’interno delle aree censuarie “87/3 c”, cioè quelle aree dove è possibile ricevere aiuti comunitari.
La Bonifazio srl – prosegue Scalia – una volta rilevata l’incongruenza ha allegato alla domanda di presentazione del progetto, una dichiarazione del Comune di Anagni e dell’Asi, con cui si certificava l’errore”. Documentazione che però non è risultata sufficiente per Invitalia e che secondo Scalia ora rischia di bloccare il progetto di rilancio dello stabilimento anagnino con conseguenti ricadute sui livelli occupazionali: “La Bonifiazio srl aveva come obiettivo quello di creare una società veicolo – newco “Bonifazio” – per facilitare l’acquisizione dello stabilimento da parte di un nuovo Gruppo con cui è in una fase avanzata di trattativa, salvaguardando così i 400 lavoratori dello stabilimento anagnino e creando ulteriore nuova occupazione. Una soluzione questa che ora rischia di saltare per assurdi cavilli burocratici”.