CASSINO – Caso Cosilam, Di Nota critico
“Avevo lamentato il silenzio del segretario provinciale del Pd e la posizione ufficiale del partito in merito alla vicenda Cosilam. È arrivata. Forse era meglio che si fosse taciuto.
Ancora una volta emerge in tutti gli interventi, pur avendo imparato a memoria la storiella della spending review, che l’obiettivo unico di tale decisione è l’attacco all’autonomia di un territorio. Un ennesimo scippo mascherato da efficientemento.
Facciamolo un discorso su questo tema, la spending review, di cui ormai si sta abusando, e per il quale invito a seguire tutto l’iter e i diversi ambiti in merito come ho fatto io da sindaco prima, e come continuo a fare adesso da appassionato amministratore e da delegato Anci per i Piccoli Comuni Efficientare, far funzionare un sistema, razionalizzare i costi, significa mettere le persone giuste al posto giusto, non tagliare a prescindere, come si sta facendo in tutti gli ambiti e i settori che riguardano il basso Lazio. Anche perché se c’è bisogno di cambiare, la colpa è di una classe politica che fino ad ora ha deciso le sorti di enti e strutture, gli stessi che ora vogliono eliminarle, ma solo nel cassinate. Stiamo diventando un territorio eunuco a forza di tagli.
E basta anche con la favola di Renzi. Anche perché non nascondiamoci dietro ad un paravento: tutte le riforme che si stanno pensando a livello di architettura dello Stato hanno un solo obiettivo, quello di togliere ai cittadini la possibilità di scegliere i rappresentanti. Riforme che stanno creando problemi drammatici ai Comuni, agli amministratori e di riflesso ai cittadini, come dimostrano gli ultimi sviluppi normativi, come ben sanno i colleghi amministratori. Spesso grazie ad interventi autorevoli dell’Anci, in sede di Conferenza Stato/Regioni e autonomie locale, i provvedimenti vengo modificati, come per la centrale unica di committenza che ha paralizzato l’Italia. Perché invece non parlare di tagli agli stipendi di onorevoli e consiglieri vari, di ridurre parlamentari. Basterebbe che ogni rappresentante sovracomunale si togliesse un solo euro dallo stipendio per compensare il costo del Cosilam per la Regione. Una provocazione per ribadire che questo costo è pari a zero e che la decisione partorita è solo il frutto di una capricciosa ripicca contro chi non si è voluto allineare. Il Pd che sogno io è quello che risolve i problemi dei cittadini, non che li aumenta e che crea confusione e paralizza gli enti di prossimità delle comunità come le amministrazioni comunali”
Antonio Di Nota – vicesindaco di Colle San Magno