FROSINONE – Ambiente, Coldiretti: La bruciatura del materiale agricolo non è reato
La bruciatura in campagna del materiale agricolo derivante da sfalci e potature non è reato. A confermarlo arriva una legge nazionale che, sottolinea Coldiretti Frosinone, inserisce una chiara disposizione nel codice ambientale per precisare che non si applicano le sanzioni connesse alla gestione dei rifiuti alla combustione in loco di materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture. “Un provvedimento che permette le attività di combustione nelle campagne in linea con quanto auspicato dall’organizzazione ciociara per un’adeguata gestione dei residui vegetali agricoli” ha dichiarato il direttore di Coldiretti Frosinone, Saverio Viola. Si ricorda infatti che proprio lo scorso anno Coldiretti aveva chiesto in merito alla questione il necessario supporto alla Regione Lazio predisponendo una nota di sensibilizzazione ai Sindaci della provincia. “E’ stata finalmente riconosciuta la sostanziale differenza tra le attività di gestione dei rifiuti e le consuetudinarie pratiche agricole di gestione sul luogo di produzione di piccoli quantitativi di scarti vegetali” sottolinea ancora Viola. La norma precisa che di tale materiale è consentita la combustione in piccoli cumuli ed in quantità giornaliere non superiore a tre metri cubi per ettaro nelle aree, periodi ed orari individuati con apposita ordinanza dei Comuni. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata.