FROSINONE – Ater, il resoconto di Ciotoli a un anno dall’insediamento
E’ trascorso quasi un anno dall’avvio del mio mandato di commissario straordinario dell’Ater di Frosinone. In questi mesi, intensi e impegnativi, ho sempre cercato di profondere tutta la mia passione e la mia professionalità nel tentare di risollevare le sorti di un’azienda che si presentava in condizioni di estrema criticità. Chi mi conosce bene, sia come politico da sempre attento al mondo del lavoro che come amministratore, sa benissimo che non è mia intenzione, lo dico a chiare lettere, procedere ad alcun licenziamento per i dipendenti dell’Ater, per i quali nutro sincero rispetto e a cui ritengo di aver sempre dimostrato apertura al dialogo e al confronto. Nella mia carriera non ho mai licenziato nessuno, e non voglio certo iniziare adesso.
Per questo motivo, non posso non replicare al comunicato emesso nelle scorse ore dalle sigle sindacali: non intendiamo tagliare il personale, ma semplicemente razionalizzare la spesa, che è diventata insostenibile. Basti pensare che uno dei nostri obiettivi è quello della riduzione del 30% del trattamento economico del personale dirigenziale. In merito agli altri dipendenti, invece, il contratto di solidarietà, in tal senso, è uno strumento importante e decisivo, che consentirà all’Azienda di risparmiare molto e al dipendente di non vedersi alleggerita la busta paga. Il contratto di solidarietà non è, come affermano i sindacati, ‘di dubbia applicazione in un ente pubblico economico come l’Ater’, poiché parliamo di un contratto di diritto privatistico. Quindi, lo ribadisco, con il contratto di solidarietà i lavoratori non subiranno alcun contraccolpo economico.
Per quanto concerne, poi, la società ‘Ater House’, specifico che non c’è alcuno sperpero di danaro, non solo perché i 120mila euro di cui si parla sono semplicemente il capitale sociale (che non è stato speso), ma soprattutto perché si è deciso, ormai da qualche mese, di sospenderla. Tuttavia, rimarco che lo scopo dell’ Ater House, i cui membri del Cda non hanno mai percepito emolumenti, era solo quello di procedere ad un reale risparmio (quantificabile nel 30%) nelle operazioni di manutenzione ordinaria. I sindacati, inoltre, fanno appello all’assessore regionale Refrigeri: a loro rispondo che con l’assessorato alla Casa ho un rapporto costante e diretto, improntato alla massima sincerità e trasparenza: esiste un flusso puntuale di informazioni su tutto ciò che succede all’Ater di Frosinone, comprese le numerose iniziative di razionalizzazione, in linea con quelle che saranno le direttive regionali e i grandi piani di sviluppo e investimenti futuri, che continuo a considerare come il percorso principale per una solida ripresa dell’azienda. Recupero della morosità, incentivazione delle vendite, sviluppo di piani per la soluzione della piaga dell’emergenza abitativa: ecco le altre, ma non le uniche, direttive sulle quali ci muoviamo per ridurre e riqualificare la spesa, ma anche per ripartire di slancio.
Fatte queste precisazioni, è opportuno tornare a ragionare sui nostri obiettivi condivisi, riprendendo il dialogo con le parti sociali nell’interesse supremo dell’Ater e delle nostre migliaia di utenti.
Comunicato Stampa Ater Frosinone – Antonio Ciotoli