CASSINO/FROSINONE – Ospedale, il DEA di Primo Livello se ne va a Viterbo: D’Aguanno all’attacco

Il Dea di Primo livello vola a Viterbo.
Annalisa D’Aguanno incalza Zingaretti: “Il 6 venga in Consiglio a spiegarci cosa vuole fare del Santa Scolastica e perché ci ha scippato il Dea di Primo livello.
Adesso, purtroppo, c’é anche l’ufficialità: il Dipartimento di Emergenza ed accettazione di II livello non si farà più a Frosinone ma a Latina e il Dea di I livello non più a Cassino (anche se ultimamente si era parlato anche di Sora) ma all’ospedale Belcolle di Viterbo – prosegue la D’Aguanno, Dirigente Nazionale del Nuovo Centrodestra.
Lo hanno sancito, nero su bianco, i programmi operativi 2013-2015 per la sanità regionale adottati con il Decreto U00247 del 25 luglio scorso dal Commissario ad acta per l’emergenza sanitaria del Lazio Nicola Zingaretti. Sfuma quindi, in via definitiva, la possibilità che allo Spaziani del Capoluogo e al Santa Scolastica di Cassino vengano attivati i famosi Dea, così come invece più volte annunciato e promesso da quel grande affabulatore che é il Governatore del Lazio Zingaretti, e con essi i consequenziali potenziamenti di reparti e di servizi che ne sarebbero derivati. Miglioramenti che avrebbero significato un deciso, e atteso, salto di qualità della nostra sanità, che invece continuerà ancora, e chissá per quanto altro tempo, a versare in condizioni pietose. Sicuramente sarà così fino a quando alla guida della Regione ci saranno Zingaretti e i suoi uomini. È infatti fuor di dubbio che con i nuovi programmi operativi la Regione ha dimostrato chiaramente la volontà di non avere alcuna intenzione di investire nella sanità ciociara, dotandola di strutture e servizi efficienti ed efficaci. Lo dimostra anche la circostanza che nella nostra provincia non sarà costruito neppure il nuovo eliporto, per cui era stata anche indetta un’apposita gara d’appalto e che nei piani iniziali era destinato proprio alla Ciociaria, ancora una volta a vantaggio del Viterbese. Insomma, uno schiaffo dietro l’altro. E per il Santa Scolastica, tramontati i sogni di avere il Dea di I livello, che pure gli spetterebbe di diritto per il suo vastissimo bacino di utenza e per essere Cassino la seconda città della provincia, si aprono ora scenari assai poco edificanti. Che di certo non possono essere addolciti dall’invio, pur importante, di una pediatra per cercare di tamponare le emergenze del relativo reparto. Visto lo stato comatoso del nosocomio, infatti, servirebbe ben altro. Servirebbero, solo per fare alcuni esempi, rinforzi adeguati numericamente in tutte le divisioni, un pronto soccorso più efficiente, servizi potenziati, liste d’attesa meno lunghe, attivazione di branche specialistiche che evitino i viaggi a Roma o fuori regione. Per tutti questi motivi rinnoviamo a Zingaretti l’invito ad illustrare alla popolazione di Cassino e del Cassinate cosa la Regione ha realmente intenzione di fare del Santa Scolastica, iniziando con lo spiegarci perché il Dea I si farà a Viterbo e non più a Cassino”.

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