FROSINONE – Promo Lavoro Sociale: attivo ogni martedì nuovo sportello CISL
Nuovo Sportello presso la sede CISL di Frosinone di Via Marco Tullio Cicerone, 70: si chiama “PROMO LAVORO SOCIALE” ed è rivolto ai tanti lavoratori del Terzo Settore che hanno bisogno di aiuto ed assistenza sindacale. Lo sportello sarà aperto tutti i martedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 18,30 rappresenterà un importante tassello che la CISL FP di Frosinone ha voluto inserire per ampliare le tutele sindacali a favore dei Lavoratori del Sociale.
Lo sportello PROMO LAVORO SOCIALE nasce con l’obiettivo della lotta al lavoro nero, con individuazione di situazioni specifiche di mancanza di applicazione del contratto collettivo e di sfruttamento del lavoratore; Verifica preventiva delle gare di appalto in pubblicazione e di contrastare l’aggiudicazione con tariffe al massimo ribasso, che non consentono di mantenere fermi gli istituti contrattuali fondamentali e la retribuzione corretta per i lavoratori.
Sul territorio della Provincia di Frosinone, in particolar modo, il sistema della cooperazione e del lavoro sociale degenera verso il lavoro nero, lo sfruttamento dei lavoratori, le formule contrattuali precarie che diventano al contempo ricattatorie nel sistema. A questo si associa anche la cattiva politica che la fa da padrona in un mondo ancora troppo privo di regole o non ancora correttamente indirizzato verso il rispetto di quelle esistenti. Il nostro Territorio è suddiviso in 4 distretti sociosanitari assistenziali. Ognuno svolge tutte le attività ed i servizi inerenti il settore del socio assistenziale, ma con modalità diverse. Di norma con l’affidamento dei servizi, con bandi di gara pubblici, a cooperative o consorzi di cooperative.
Negli ultimi anni, afferma Francesca Coscarella, Segretario Generale della CISL FP di Frosinone, si è palesata sempre più l’inadeguatezza del tradizionale modello di Welfare del nostro Paese e la crisi economica ha fatto pagare, a questo più che ad altri settori, il peso dei tagli lineari alla spesa e dell’aumento della pressione fiscale. Se, da un lato, il Terzo Settore è diventato, nel tempo, il campo di ricerca privilegiato di un nuovo modello economico sostenibile, con parametri di performance non più esclusivamente di carattere economico ma anche sociale ed ambientale. Dall’altro, il Terzo Settore soffre, storicamente, di un’eccessiva parcellizzazione dei contratti di lavoro, dovuta alla presenza di numerose associazioni imprenditoriali e del mondo della cooperazione, oppure con la gestione diretta, da parte di un Consorzio.
Pietro Maceroni, Segretario Generale della CISL di Frosinone è entusiasta per questa iniziativa che parte dallo studio delle esigenze dei lavoratori del terzo settore di questo Territorio, analizzando il background su cui maggiormente in questi anni si è sviluppata la dialettica tra terzo settore e sindacato. La riforma legislativa del settore, alla luce della necessità di maggiore certezza, trasparenza e vigilanza; la sussidiarietà orizzontale e la politica di concertazione come ampliamento della democrazia; la centralità della persona nella riforma di un welfare promotore di opportunità e di autonomia; la necessità che anche e soprattutto nel terzo settore, ci sia la garanzia dei diritti dei Lavoratori e la qualificazione di quanti vi operano, prevedendo reali sedi di partecipazione. Contribuire, come CISL, affinché nel Terzo Settore possano essere definiti accordi sindacali che esaltino le forme della partecipazione, anche con modalità fortemente innovative. In una fase di acuta crisi sociale ed economica anche se tutto ciò deve sottostare ad una strategia di corretta valorizzazione delle forme solidaristiche e della mutualità, evitando derive mercantili, dumping sociale o strumentalizzazioni politico/partitiche.
Per queste ragioni la CISL deve intensificare sempre di più l’impegno per tutelare i Lavoratori del Terzo Settore che, forse più di altri, stanno pagando il prezzo della crisi, con orari ridotti, trascinamento verso il working poor e la negazione, troppo spesso, anche dei diritti fondamentali.