GAETA – Festival Mediterraneo, al via il gran finale

Entra nel vivo la I Edizione del Festival Mediterraneo, una kermesse di assoluto respiro internazionale che da giovedì 17 sta avvolgendo Gaeta con la Musica e l’Arte  mediterranee.
Fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale “per contribuire –  afferma il Sindaco Cosmo Mitrano – alla diffusione dell’interculturalità e dello spirito del Mare Nostrum, e porre la città di Gaeta al centro di questo polo catalizzatore di eventi, cultura e turismo”,  il Festival propone concerti di musica mediterranea, e non solo, laboratori e seminari di danza, laboratori di canti d’amore e di lavoro, tutti ad ingresso libero, ospitati nella suggestiva location del Molo Santa Maria, nel Centro Storico S. Erasmo.
Per il collaboratore del Sindaco delegato ai Grandi Eventi, Dino Pascali, “una nuova avventura, che parte da realtà consolidate in Italia e/o all’estero, da condividere con residenti e turisti, puntando sulla qualità della musica e delle esibizioni, vere espressioni di un’anima mediterranea, sempre  aperta a suggestivi nuovi incontri d’arte e di cultura”.
Un grande evento del calendario Gaeta d’Estate 2014, che il 17 e 18 luglio scorsi, ha visto il successo della V Edizione de “Il Piccolo Festival della Musica Errante” , a cura di ArteNativa Onlus. Rassegna che prosegue il 19 luglio a Monte Orlando con una passeggiata storico – naturalistica e  lezioni di yoga.
Sabato 19 e domenica 20 luglio sarà, invece,  protagonista al Molo Santa Maria il “XXII Festival Sete Sois Sete Luas” a cura dell’Associazione SSSL.
Il 19, alle ore 22,  un concerto eccezionale di musica capoverdiana: dalle isole al largo della Costa dell’Africa Occidentale arrivano le sonorità di Michel Montrond (nella foto), che mescolano ritmi europei e sudamericani, per esprimere i sentimenti più puri di un popolo che canta l’amore la sofferenza e la nostalgia con un’allegria incomparabile.
Domenica 20 luglio, stessa ora, sarà la volta della 7Sois.Med.Arab.Orkestra,  composta da artisti algerini, tunisini, marocchini, spagnoli e portoghesi. Il gruppo unisce le due rive del Mediterraneo per rappresentare la ricchezza culturale – musicale dei paesi del bacino, nelle sue differenze e nei suoi punti di unione, e rendere così omaggio alla missione pacificatrice della musica.

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