PATRICA – Belli: Comune commissariato una sconfitta per tutti i consiglieri
L’arrivo del Commissario sarà un segno di sconfitta per tutti i Consiglieri.
Le recenti dichiarazioni dei consiglieri Battaglini, Palmegiani e Gatti fanno capire chiaramente che si sono tuffati in piena campagna elettorale con attacchi fuori da ogni logica.
E mi spiego: stiamo parlando di consiglieri che sono stati eletti in una coalizione che nel 2011 ebbe il consenso dei cittadini e che, lungo il percorso, non hanno mantenuto fede a quel mandato elettorale. Ci contestano di “non essere stati adeguatamente informati” sulle dinamiche del Comune e, dunque, se ne vanno sbattendo la porta.
Ma attenzione: gli uffici comunali sono sempre stati aperti e a loro completa disposizione. Le carte (e non abbiamo nulla da nascondere) erano, e sono sempre state, a disposizione di tutti. Così come i dirigenti comunali sono sempre stati a disposizione loro e di qualsiasi altro. Anche perché non mi risulta che siano stati “nascosti” faldoni o pratiche “misteriose”.
O, i tre validi consiglieri, volevano, forse, un professore accanto che gli spiegasse come leggere i documenti?
Certo, in una coalizione di maggioranza ci possono e , anzi, ci devono essere, momenti di confronto (anche aspro): ma l’importante è giungere, poi, ad una sintesi. Dal confronto-scontro esce poi la linea dell’amministrazione.
Così come è avvenuto per il Piano regolatore: si sono ripetute riunioni non solo con gli amministratori, ma anche con i cittadini e le associazioni: come si fa a dire, oggiAggiungi un appuntamento per oggi, “ma io non lo sapevo, ero all’oscuro?”
Dobbiamo credere, forse, che i tre validi consiglieri sono stati, invece, degli “incapaci in amministrazione” o degli “inetti”?
Facciano, invece, autocritica e abbiano più rispetto per il voto degli elettori, perchè continuano (ancora oggiAggiungi un appuntamento per oggi) a dire falsità che dimostrano la loro scarsa inesperienza e capacità amministrativa.
Criticano la nostra posizione contraria all’arrivo di un commissario prefettizio. E anche qui sbagliano.
E’ a tutti evidente che il Commissario è un “tecnico” , sicuramente preparato, ma non un delegato legittimato dal consenso popolare, che ascolta e vive i problemi dei cittadini 24 ore su 24 . E sfido chiunque a dimostrare il contrario.
Ma in fondo è normale che sia così: il Commissario ha solo il compito di portare avanti l’ordinaria amministrazione e verificare la correttezza degli atti.
Ecco perché auspico (e spero che lo stesso invito venga da Gatti e Palmegiani) che il Commissario Prefettizio controlli tutti i documenti del Piano Regolatore, vero, unico motivo di questa crisi.
Allora sì che ne vedremo delle belle; allora sì che si potrà verificare chi dice la verità e, in maniera incontrovertibile, i due consiglieri saranno definitivamente smentiti.
Dico questo perché il Piano ha tutte le autorizzazioni Regionali e Provinciali. E’ dotato di tutti i pareri che (va precisato) sono frutto di un lungo e intenso lavoro dell’Ufficio tecnico comunale e dei professionisti incaricati dell’elaborato urbanistico.
Quindi, sono convinto che il tempo ci darà ragione e, finalmente, saranno smentiti i colleghi consiglieri che stanno offendendo il lavoro di tanti anni.
Ecco perché spero che il Commissario, essendo un tecnico preparato in materia, opti per l’adozione del Piano Regolatore, strumento fondamentale per un la nostra comunità.
E’ ben noto, infatti, che senza questo Piano non si potranno richiedere finanziamenti Europei e non si potrà mai pensare allo sviluppo economico e occupazionale del nostro territorio.
Ed essendo questa l’unica verità, sono certo che la politica del futuro potrà guardare avanti con maggiore serenità, e mai più potrà litigare per un Regolamento così importante per i cittadini.
Inoltre sorrido quando si accusa l’amministrazione comunale di aver sperperato denaro pubblico (circa 70mila euro) per l’elaborazione del Piano. Innanzitutto – va sottolineato (ma questo evidentemente sfugge a chi non è molto esperto in materia) – ci sono precisi parametri che stabiliscono l’ammontare delle parcelle (vistate dai relativi Ordini Professionali) con cui vanno pagati i professionisti.
E poi mi fanno sorridere quei Consiglieri che dichiarano di voler gettare tutto il lavoro svolto per ripartire da “zero”.
Dunque, se così fosse, ai 70 mila euro dovremmo aggiungerne molti, molti altri: e vi sembra giusto?
Infine una riflessione: se è vero (come dicono Palmegiani e Gatti) che l’arrivo del Commissario non provocherà conseguenze per il nostro Paese, allora potremmo tranquillamente abolire la democrazia.
A che serve far votare i cittadini se, alla fine, è meglio un Commissario?
La verità è che se cadono le amministrazioni, questo è un segnale di un fallimento politico e della incapacità di “Tutti i Consiglieri” , sia di minoranza che di maggioranza.
E, soprattutto, è un segnale di scarso rispetto verso i Cittadini e, più in generale, verso la Democrazia (nel senso alto di questa parola). Di certo sarebbe stato più giusto che Palmegiani e Gatti si fossero dimessi (visto che dicono di non aver potuto amministrare) e con tale gesto avrebbero avuto maggiore rispetto verso tutti quei cittadini che li hanno votati nell’ambito di una coalizione e di un progetto di centrodestra.
La vera signorilità dice anche questo.
Ma una cosa è certa: noi siamo talmente sereni e convinti di aver operato per il bene del Paese che, alla fine, aspetteremo con estrema pacatezza e serenità il giudizio finale. Quello dei cittadini. Quello sì, è un giudizio che conta.
Comunicato Stampa Comune di Patrica a firma del Vicesindaco Stefano Belli