PATRICA – Sindaco sfiduciato, il rammarico di Belli

“E’ un giorno triste per Patrica. Un giorno triste per tutti i cittadini che hanno visto tradito il mandato elettorale che, attraverso una legittima consultazione elettorale, avevano liberamente espresso.
Ora aspettiamo l’arrivo del commissario che guiderà il Comune fino alle elezioni, ma nel frattempo le prime conseguenze le pagheranno proprio i Patricani. Mi spiego: è ben noto come in tutti i Comuni commissariati ci sia la tendenza ad alzare le imposte (anche se, per fortuna, il nostro Comune ha i conti in ordine);
si bloccherà ogni attività, a cominciare dai festeggiamenti estivi e di San Rocco perché è evidente che ogni  iniziativa (con relativi costi) ora dovrà avere il nulla-osta dal Commissario;
si fermerà ogni progetto e lavoro in cantiere programmato per i prossimi mesi e via di questo passo.

E tutto questo per avidi e bramosi, tornaconti personali di chi ha guidato questa sfiducia.

Sarà il tempo (spero a breve) a dirci quali sono stati i “veri” motivi della crisi. Io, in verità, ho molti dubbi (diciamo quasi certezze) che prima o poi  qualcuno di loro avrà vantaggi personali  ( o di altro genere) . Lascio a voi, cari cittadini, intuire il resto.

Hanno accusato il sindaco Denise Caprara di non averli consultati sul Piano Regolatore: non ho mai sentito una falsità più grande, visto che sia come consiglieri (alcuni) che come assessori (altri) l’hanno visto e rivisto mille volte. Altrimenti mi spiegate cosa hanno fatto, in tutti questi anni, mentre si aggiravano nelle stanze del Comune?

Anzi, proprio pochissimi giorni fa, abbiamo detto loro che eravamo pronti a rivedere il Piano regolatore, ovviamente assieme ai tecnici, per soddisfare tutte le loro osservazioni (ossia accettando persino  modifiche del 60 per cento, come da me proposto) .
Hanno risposto picche.

E questa non è che l’ennesima  dimostrazione di come i veri motivi della crisi siano solo puramente personali ed egoistici.

Ora ho anche letto che il consigliere regionale Buschini (Pd) ha lavorato (anche lui) per far cadere il Sindaco: cosa significa tutto ciò?
Significa che il destino dei cittadini patricani non viene più deciso dal popolo,  bensì dalle segreterie dei partiti. Patrica è diventata oggetto delle mire di potere che il Pd ha sempre avuto. Calpestando quelle che sono le aspettative di una popolazione che, liberamente, aveva scelto i suoi rappresentanti.

Mi dispiace, ma a questo  “scippo” io non ci sto.

Avevo deciso di star lontano dagli impegni politici e dedicarmi alla mia famiglia.

Ma nelle ultime ore centinaia e centinaia di amici mi stanno spingendo a rimettermi in campo in prima persona per non abbandonare il nostro caro Paese alle mire delle segreterie dei partiti. Ed ora sto seriamente riflettendo.

Perché è contro i miei principi lasciare che altri calpestino la volontà dei miei concittadini.

Infine sono certo, che alla fine della prossima, dura campagna elettorale, saranno gli stessi cittadini a rispedire a casa chi,  oggi, ha tradito la volontà democratica del Paese.

Un minestrone politico tra qualche esponente di sinistra e di destra, li porterà nuovamente al suicidio politico.

Ma sono certo che i cittadini di Patrica sono più che intelligenti  per non cadere nella trappola di chi li vuole ingannare con mezzucci e soprusi”.

Stefano Belli – Ex Sindaco di Patrica

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