SORA – Cancelli chiusi al ‘Trecce’, società e atleti protestano

Da campo sportivo per calcio e atletica, a cantiere.  Da spazio comune, ritrovo per gli amanti di uno stile di vita attivo, a luogo desertificato pieno di macchinari, sacchi e spazzatura.
Lo stato del campo comunale “Trecce” di Sora dopo otto mesi dalla chiusura ufficiale al pubblico per l’effettuazione degli opportuni lavori di rifacimento è mutato sensibilmente e lo scenario è desolante.  Un impianto che potrebbe essere il fiore all’occhiello della città, usufruibile anche dagli appassionati del comprensorio, ridotto in condizioni pietose: la pista, che si offenderebbe ad essere chiamata ancora così, mostra i segni della trascuratezza del tempo. La prima corsia, dove gli atleti svolgono i loro allenamenti più intensi, è coperta dalle sterpaglie cresciute ai bordi del terreno di gioco. Manutenzione inesistente negli ultimi anni, in contrasto con il prato sintetico steso di recente, dove alcuni bambini, nonostante il divieto di accessibilità, giocano con il pallone spostando le porte a loro piacimento.
L’intervento della Polizia Locale è arrivato puntuale e drastico: è stato multato chi corricchiava sul manto sintetico, ancora non completato, ma più di qualcuno vi è stato visto calciare senza problemi.
Ieri l’ultima decisione del Comune: lucchetti ai cancelli e divieto di ingresso per tutti. Disagio per molti: podisti e arbitri di calcio in particolare, nel momento clou della loro preparazione atletica in vista della prossima stagione sportiva agonistica, sono costretti a ripiegare o sulla strada, con i rischi annessi, o in centri sportivi privati.
Contro l’eventuale privatizzazione della struttura si sono schierate diverse società sportive sorane, tra le quali la Vis Sora, la Pro Calcio Sora e l’Asd Sora Runners Club che da qualche settimana hanno allestito un gazebo in piazza Santa Restituta per la raccolta delle firme necessarie a mantenere il campo “Trecce” bene comune.
Nelle ultime ore sono arrivate lamentele anche dalla società calcistica di Sora, nella persona del presidente Andrea Pecorelli: non potendo utilizzare i campi della città, infatti, i giocatori bianconeri stanno tuttora svolgendo il ritiro precampionato a Nemi.  Lo sport merita rispetto.

Giorgio Bruni

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