FROSINONE – Multiservizi, Comitato Lotta Lavoro sull’ incontro in Provincia
Si è svolto ieri un incontro tra una delegazione dei lavoratori ex Multiservizi e il Commissario-Presidente della Provincia Patrizi, incontro richiesto dai lavoratori per mettere a punto alcune questioni di natura tecnico-economica in vista dell’incontro di
settembre presso la Regione Lazio per la redazione di un definito e complessivo piano industriale della newco.
I lavoratori hanno trovato disponibilità da parte del Presidente per una rivisitazione del piano economico della Provincia, che i lavoratori ritengono troppo schiacciato sul costo dell’organizzazione dei servizi invece che sul costo del personale. Essi ritengono che la società che verrà è di servizi, nello specifico provinciale di manutenzione ordinaria delle strade, e non necessità di impiegare tante risorse in organizzazione e mezzi.
Inoltre si sono affrontati alcuni punti tecnico amministrativi nella costituzione di una newco a cominciare nel passaggio dei lavoratori.
Si è preso spunto dalla relazione della CORTE DEI CONTI SEZIONE DELLE AUTONOMIE – “GLI ORGANISMI PARTECIPATI DAGLI ENTI TERRITORIALI” – Osservatorio sugli Organismi partecipati/controllati da Comuni, Province e Regioni e relative analisi – RELAZIONE 2014 (Legge 5 giugno 2003, n. 131) – DELIBERAZIONE N. 15/SEZAUT/2014/FRG del 6 giugno 2014 nel quale sono contenuti elementi di chiarificazione nell’operato delle società in house e quindi suggerimenti utili anche nella costituzione di una newco.
“Spetta agli enti territoriali individuare gli ambiti oggettivi dei singoli servizi e giustificare, in base a tale definizione, l’inquadramento nelle diverse specie di attività e nei corrispondenti modelli organizzativo-gestionali”.
“L’organo deputato alla elaborazione degli atti di indirizzo sulle aziende pubbliche e gli enti sovvenzionati/vigilati è il Consiglio comunale (o provinciale), in quanto organo di indirizzo e di controllo politico–amministrativo dell’ente locale (art. 42, co. 2, lettera g, d.lgs. n. 267/2000).”
“L’affidamento diretto (o senza gara), in deroga alle regole della concorrenza, è consentito a determinate condizioni, in presenza delle quali si configura il modello dell’in house providing:
a) società a capitale interamente pubblico;
b) esercizio di attività prevalente per l’ente pubblico;
c) controllo analogo da parte del socio pubblico. “
E’ possibile e utile ricorrere all’affidamento diretto in tutti i casi, come la gestione dei servizi pubblici della newco, in cui non sia possibile dimostrare, in base ad un’analisi di mercato, che la libera iniziativa economica privata risulti non idonea a garantire un servizio rispondente ai bisogni della comunità.
“L’art. 76, co. 7, d.l. n. 112/ 2008 ha incluso le spese di personale delle società partecipate nel calcolo di incidenza, ai fini della determinazione del tetto del 50% (tra spesa di personale e spesa corrente) oltre il quale opera il divieto assoluto di assunzione”.
“Le limitazioni poste alle società con affidamenti in house, in materia di personale, sono state rimodulate dalla legge di stabilità 2014.” Le disposizioni vigenti non prevedono per il reclutamento del personale nelle società in house il concorso pubblico, così come inteso nella pubblica amministrazione, ma disposizioni di “propri provvedimenti di individuazione di criteri e modalità per il reclutamento del personale”.
I lavoratori proseguono gli incontri con il Comune di Alatri e e il Comune di Frosinone.