FROSINONE – Polemica sulle bollette idriche, la Consulta d’Ambito fa chiarezza
In merito alle reiterate polemiche ad opera di alcuni esponenti politici sui rincari delle bollette idriche, dovuti ad alcune voci
inserite dal gestore, la Consulta d’Ambito, tramite il suo Presidente, precisa e ribadisce quanto segue affinché ai cittadini venga offerta giusta informazione:
1) Le vicende che vedono in questi giorni rincari in bolletta degli utenti, dovuti, a seconda dei casi, all’applicazione di depositi cauzionali e a partite pregresse, cioè conguagli tariffari notoriamente stabiliti da un Commissario ad acta (commissario Dell’Oste) e non dai Sindaci della Provincia di Frosinone, computati in 75milioni di euro, come è stato sottolineato dallo stesso legale rappresentante di Acea Spa (il gestore), sono relativi agli anni 2006 – 2011 e nulla hanno a che vedere con il voto recentemente espresso dai Sindaci della Provincia di Frosinone sul coefficiente.
2) Quei 75milioni di conguaglio sono oggetto di contestazione nelle sedi giudiziarie da parte dell’Aato provinciale, per iniziativa
del Commissario Patrizi e Sindaci anche mediante un’accurata perizia che smonta, punto per punto, la relazione del Commissario dell’Oste.
3)Patrizi e i Sindaci componenti la Consulta hanno contestato al rappresentante di Acea Spa l’applicazione dei ratei in bolletta
prima della pronuncia del giudizio atteso per i prossimi mesi (settembre/ottobre); alla luce del giudizio, infatti, quei 75 milioni di
conguaglio potrebbero essere diminuiti notevolmente.
4) La Consulta ha deciso comunque di interessare ulteriormente i suoi legali per verificare se l’immissione delle nuove voci in bolletta da parte del Gestore sono effettivamente giustificate, soprattutto nell’ammontare.
5)Alla luce delle notizie non corrispondenti al vero frutto di comunicati stampa dalla fattura evidentemente tesa a denigrare ingiustamente l’operato dei Sindaci della Provincia di Frosinone, la Consulta ha chiesto e ottenuto da Acea Spa di pronunciarsi ufficialmente, riportando i termini di legge e le motivazioni per le quali ha inserito le nuove voci in bolletta. Cosa che il gestore sta già facendo. Ciò a dimostrazione che le voci inserite in bolletta hanno nulla a che vedere con il voto o la volontà dei sindaci manifestata negli ultimi mesi con la loro responsabile attività tesa a cautelare i cittadini per i danni commessi negli anni precedenti, certo non dall’attuale gestione, ma per effetto di un’inerzia non certo dovuta all’attuale gestione.
6) Quei danni dovuti a inerzia delle passate gestioni, non di quella attuale, sono anche appesantiti ulteriormente dalle ingenti
spese per i legali, nell’ordine di milioni di euro, che nulla hanno a che vedere con l’attuale gestione la quale per le opposizioni ai 75 milioni decretati dal Commissario dell’Oste ha agito in regime di convenzione e spende circa 80.000 euro, una cifra evidentemente non paragonabile ai 2 milioni e mezzo richiesti dai legali della passata amministrazione.
7)La Consulta d’Ambito, pertanto, rivendica il proprio corretto operato anche a nome dei Sindaci della Provincia di Frosinone,
operato che non può essere inficiato da coloro che, con l’approssimarsi di una campagna elettorale, continuano a utilizzare strumenti speciosi. In questi punti sono riassunte verità, controllabili in qualsiasi momento, che chi alza
la voce strumentalmente omette di dire ai cittadini.