FROSINONE – Rincari acqua, Scalia rimbecca Ottaviani: La responsabilità sta a destra

“Nicola Ottaviani dovrebbe sapere come sono andate le cose, visto che ha difeso la Provincia nel procedimento penale instaurato nei miei confronti per la vicenda Acea, procedimento conclusosi con sentenza di non luogo a procedere e apprezzamento del Giudice per la soluzione da me individuata”. Così il Senatore Francesco Scalia, ex presidente della Provincia di Frosinone, interviene sulla situazione del servizio idrico integrato e ripercorre le fasi che hanno determinato la situazione attuale.
“La realtà – dichiara – è che la conferenza dei sindaci da me presieduta nel 2007 aveva determinato la tariffa in 1,20 euro, coprendo i maggiori costi di gestione, e risolvendo il contenzioso pregresso applicando al gestore sanzioni per circa 10 milioni e riconoscendone altrettanti a compensazione di tutto quanto dovuto. ACEA aveva accettato questa soluzione.  Sennonché, il centrodestra,  di cui Ottaviani era ed è parte integrante, ha inteso cavalcare la demagogia che oggi lo stesso Ottaviani denuncia. Quindi, con Iannarilli, ha annullato la transazione portandoci alla situazione attuale così sintetizzabile: 1) circa 75 milioni di euro che i Comuni devono rimborsare ad Acea, 2) la tariffa fissata oggi a 1.68, 3) 100 milioni di euro che avevo ottenuto nel 2008 dalla Regione per le infrastrutture del servizio idrico (acquedotti, depuratori, fogne etc.) revocati dalla Polverini perché i lavori non sono mai stati avviati; 4) un contenzioso tra Provincia e gestore costato milioni di euro in parcelle legali e consulenze. Tutto questo grazie all’ignoranza demagogica di Iannarilli, ma anche grazie alla connivenza dello stesso Ottaviani”.

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