FROSINONE – Sanità, Ugl: “Attribuzione incentivi al personale di comparto fermi al 2012”

Giungono notizie, che se confermate convalidano come il management aziendale, cosi attento e interessato alla istituzione delle “Casa della Salute” all’hospice per i malati terminali, al comprimere i reparti di degenza per acuzie, al conferimento degli incarichi ad interim di strutture complesse ospedaliere distanti tra loro oltre i 50 km, dimentichi, oltre che di effettuare la ricognizione del personale per conoscere la consistenza, la qualificazione, l’impiego effettivo, anche di procedere alla valutazione – valorizzazione del merito e conseguente attribuzione degli incentivi al personale di comparto, che a fronte della semestralità annuale, sono fermi all’anno 2012°.
Ciò a significare la scarsa attenzione rivolta al personale dipendente di comparto, che in assenza di valutazione non si sono visti riconoscere su base selettiva l’attribuzione degli incentivi, sia economici sia di carriera.
Tale inadempienza, sembra si voglia attribuire ai responsabili di reparto, invero allo smarrimento delle documentazioni, ancora peggio, all’assenza di esamina da parte della commissione di valutazione. chiacchiere solo chiacchiere, poiché il nucleo di valutazione valuta la dirigenza e non il personale di comparto, quest’ultimo infatti è valutato dai Responsabili di reparto, che a loro volta trasmettono gli atti all’amministrazione e da questa selezionati ed incentivati secondo i parametri meritocratici.
Contrariamente, se ciò non fosse vero, ci dica il management aziendale quali sono i provvedimenti adottati nei confronti della dirigenza inadempiente? E quali quelli adottati nei confronti degli uffici preposti? Forse perché nel caos degli avvicendamenti degli incarichi non è possibile individuare il responsabile omissivo? O forse perché non si vuole ammettere la propria responsabilità? Non sarà per caso perché colpire le fasce deboli è facile?
Perché l’azienda, regolarmente procede alla valutazione dei Dirigenti, regolarmente ne conferma l’incarico per il raggiungimento degli obbiettivi ( spesso inesistenti – assegnati a fine anno di riferimento e quantunque sconosciuti) e non considera che la misurazione e valutazione del personale afferente alle relative strutture complesse, è elemento fondamentale per la valutazione del dirigente?
Non sembra, che la mancata valutazione e conseguente non attribuzione dei premi incentivanti al personale non dirigente, impedisca alla USL di valutare positivamente e rinnovare gli incarichi alla dirigenza?
Dimentica l’azienda che il decreto n°150/2009 cosiddetto decreto Brunetta, nella misurazione e valutazione della dirigenza, oltre agli standard di qualità ed efficienza dei servizi, fa obbligo alla dirigenza di valutare la pluralità del personale afferente alla struttura dallo stesso diretta? Scorda che in caso di omissione, inerzia o insoddisfazione dell’utenza, prevede finanche misure sanzionatorie e/o disciplinari? Tralascia che il personale afferente alla S.C., tramite indagini dell’organismo di valutazione, a loro volta valutino il proprio superiore gerarchico, ed il livello di benessere organizzativo da questo messo in atto. Perché l’azienda non tiene conto di ciò?
L’inosservanza dell’attribuzione del premio incentivante ai professionisti del comparto non è tollerabile, quest’ultimi, che nonostante la carenza di personale, turni massacranti e fuori da ogni regola contrattuale, ancorché con contratto di lavoro scaduto e bloccato probabilmente ancora per anni, continuano in silenzio a prestare la loro attività di assistenza con abnegazione e spirito di sacrificio!!!!
Non ci meravigliamo quindi, se a breve gli interessati attivino azione vertenziali finalizzate al riconoscimento di un diritto decretato, il cui esito non esclude l’ammissibilità della richiesta, anche in virtù del raggiungimento degli obbiettivi, che ha determinato la riconferma dell’incarico del Dirigente.
Ebbene, se la direzione strategica della ASL, che denuncia lo smisurato contenzioso, concede consulenze, non rinnova i contratti in essere, ed incrementa l’acquisto di prestazioni pagate a caro prezzo e con scarsa redditività, pensa con questi atteggiamenti di abbattere i contenziosi e ridurre la spesa sanitaria, non riteniamo siano sulla strada giusta, anzi al contrario.
Il segretario prov.le

Rosa Roccatani