FROSINONE – Stadio Casaleno, Ottaviani risponde a Pizzutelli
E’ battaglia verbale sul nuovo Casaleno, a Frosinone, tra il consigliere di minoranza ed ex Assessore allo Sport Angelo Pizzutelli e il Sindaco Nicola Ottaviani. Alle esternazioni di Pizzutelli sull’inopportunità di realizzazione di un impianto – ivi compresa l’area verde circostante – poco rispondente alle effettive esigenze di un campionato di serie B (“si cerca di spacciare lo stagno per oro… quando invece sarebbe stato molto meglio approvare il nostro progetto, redatto da un architetto olandese, su un confortevole stadio da 12mila posti: l’idea, però, venne contrastata dalle stesse persone che oggi lavorano all’ampliamento del Casaleno”), così ha replicato il Primo Cittadino:
“L’intervento del consigliere Pizzutelli sul nuovo stadio al Casaleno mostra in quale imbarazzo si trovi qualche consigliere di minoranza, costretto a dire di essere d’accordo, solo di facciata, ma in preda ad un attacco di puro sconforto politico, per aver rinviato il problema dell’impianto sportivo per oltre dieci anni, senza trovare il coraggio di affrontarlo. Quando poi il consigliere Pizzutelli si spinge fino a dichiarare che oggi <la città risulta indebitata mortalmente> rischia di annaspare come Gatto Silvestro sulla parete di vetro, perché fa finta di dimenticare che quei quasi cinquanta milioni di debiti sono stati prodotti dalle amministrazioni, ove lui ricopriva l’incarico di assessore. Il consigliere Pizzutelli fa bene, però, a ricordare che dieci anni fa molti di noi, senza bisogno della calcolatrice e solo affidandosi al buon senso, fecero notare che uno stadio da ventimila posti, come qualche folle ipotizzava, per una città di cinquantamila abitanti non avrebbe trovato alcun concreto riscontro imprenditoriale, come poi effettivamente avvenuto. Senza considerare che sempre Pizzutelli e compagni avrebbero voluto edificare oltre centomila metri cubi di cemento sull’attuale area del Matusa, con sei/sette nuovi palazzi, che avrebbero ridotto il verde, oggi presente, alla stregua di un filo d’erba e un papavero rosso. Ma la verità è un’altra, dura ed ineludibile. Quel project financing di dieci anni fa, anzi quel porket financing, anche se votato dal consiglio è rimasto sempre nei cassetti, perché non è mai stato depositato il piano economico finanziario con asseverazione in forma pubblicistica, come previsto dalla legge. Se il consigliere Pizzutelli fosse stato meno distratto dalla Sagra del pop-corn o dal Trionfo della frittella, forse se ne sarebbe accorto anche lui. Solo dopo l’assenza di proposte immediatamente cantierabili da parte di privati, l’amministrazione è stata costretta a sobbarcarsi l’onere, e credo sia anche un onore, della realizzazione del nuovo stadio al Casaleno, mentre al posto del Matusa sorgerà sicuramente un parco urbano di oltre un ettaro. Mi rendo conto che per Pizzutelli questo sia il momento della fatidica frase <ma noi lo avevamo pensato>, a cui non si può che rispondere <sì, ma noi lo abbiamo realizzato>”.