PALIANO – Chiusura Italia Alimentari, l’esito della riunione di stamattina in Prefettura

Questa mattina, prima presso la Provincia di Frosinone per una prima informativa e, subito dopo, presso la Prefettura, si è tenuta la riunione con il Prefetto Emilia Zarrilli, il Commissario Straordinario della Provincia di Frosinone Giuseppe Patrizi, il Vice Sindaco di Paliano Valentina Adiutori, il Consigliere comunale di Paliano Maria Grazia D’Aquino, i Segretari generali delle Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil, le Rappresentanze sindacali di categoria e una delegazione dei lavoratori della Italia Alimentari, per affrontare la vicenda dell’improvvisa chiusura dello stabilimento di Paliano.
“La situazione che si è venuta a creare a Paliano – ha detto il Commissario Patrizi – nella sua evidente gravità dovuta a un comportamento certamente non consono a un grande gruppo industriale qual è quello proprietario dell’insediamento in questione deve essere approfondita con la massima celerità. Per questo ringrazio il Prefetto Zarrilli che immediatamente ha voluto ascoltare i lavoratori e i loro rappresentanti per comprendere meglio quanto accaduto e partecipare attivamente, per quanto nei suoi Uffici. Ci troviamo di fronte a un caso che somma i gravissimi problemi della perdita di circa cinquanta posti di lavoro a circostanze che sfuggono, per gli elementi a nostra disposizione, alle regole se non, addirittura, a qualsiasi logica. Il gruppo industriale titolare dello stabilimento di Paliano è di elevate dimensioni, impiega migliaia di lavoratori e risulta difficile comprendere come non sia stata trovata altra strada che la messa in mobilità di tutte le maestranze senza tentare almeno iniziative meno dolorose. Inoltre si tratta di una realtà industriale che non ha mai manifestato problemi negli ultimi anni, che non ha mai fatto ricorso alla Cassa Integrazione per i lavoratori di Paliano e che, stando alle informazioni in nostro possesso, ha addirittura chiesto turni di straordinario nei mesi di giugno e luglio scorsi prima delle ferie per far fronte alle commesse. Riteniamo, inoltre di dover approfondire la cosa anche per quanto riguarda l’improvviso trasferimento dei macchinari verificando se in origine l’insediamento di Paliano abbia goduto di finanziamenti pubblici. Certamente non resteremo a guardare di fronte a una situazione che non può essere accettata e che deve essere denunciata nella sua assoluta gravità”.

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