CASAMARI – Assemblea Ecclesiale, il resoconto del fine settimana

Quelli dell’Assemblea Ecclesiale sono stati “giorni di preghiera e di amicizia”. Li ha definiti così, il Vescovo Spreafico, nell’omelia che domenica scorsa ha concluso i lavori che, nel fine settimana, hanno richiamato a Casamari laici, sacerdoti e religiose della nostra Diocesi. Con loro anche tanti giovani (appartenenti alle varie realtà parrocchiali, ai gruppi e movimenti) che, nel pomeriggio di sabato hanno partecipato all’incontro con mons. Spreafico per confrontarsi e riflettere in particolare sul tema della pace: i ragazzi hanno accolto attenti e silenziosi il monito del vescovo: “Non si è mai liberi dalla vita, si può essere liberi, però dal male e dalla morte”. Parole che hanno indotto momenti di dialogo e discussione, ponendo l’accento sulla concretezza della pace, che non può rimanere un’ideologia, un’astrattezza, ma deve diventare realtà nella vita, nei rapporti, nel modo di vedere gli altri, nelle parole che di dicono e nei gesti che si fanno. Mai cedere alla violenza.

”Ognuno è responsabile per la creazione della pace” questo il messaggio del vescovo per i suoi giovani. “Siate costruttori di pace! Siate nel mondo cristiani responsabili, leali e veri! Senza cadere all’individualismo e all’indifferenza davanti al dolore degli altri”. Così il vescovo esortava le nuove generazioni, invitando a portare il messaggio a chi ancora troppo freddo verso l’amore della chiesa. I ragazzi, dal canto loro, hanno raccontato del loro impegno: c’è chi visita gli anziani, chi aiuta nel doposcuola… Poi, i ragazzi e tutti gli altri partecipanti all’Assemblea Ecclesiale, dopo i lavori nei gruppi di studio, si sono ritrovati sul sagrato dell’Abbazia per pregare per la pace e dar vita alla fiaccolata che si è mossa fra i giardini del ginnasio, con una preghiera, silenziosa e gioiosa. Straziante la lettura di tutti i popoli dilaniati dalle guerre.

Nella giornata di domenica i lavori sono ripresi con le riflessioni emerse dal lavoro dei gruppi e poi c’è stata la Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo Ambrogio e concelebrata dai sacerdoti e religiosi della diocesi: “abbiamo ascoltato, parlato, ci siamo confrontati e aiutati, abbiamo pregato. Ci siamo ritrovati più fratelli e amici. Abbiamo forse riscoperto la bellezza della famiglia di Dio, senza inimicizie, senza guerre, senza invidie, giudizi, gelosie, litigi, senza pensieri cattivi e chiacchiere sugli altri. Siamo venuti a cercare il Signore e Lui si è fatto trovare. Oggi alcuni nostri fratelli riceveranno il ministero dell’accolitato. Si stanno preparando a ricevere il diaconato, per essere al servizio dei poveri e dell’altare. Ricordatevi: innanzitutto al servizio dei poveri! In questo giorno, con loro ci troviamo attorno alla mensa della Parola di Dio e dell’Eucaristia per riscoprire la gioia di lodare e ringraziare il Signore per il suo amore. In questo tempo difficile non lasciamoci prendere dallo scoraggiamento e dalla tristezza.  Non chiudiamoci in noi stessi e nelle nostre paure. Accogliamo l’invito di Gesù a lavorare con lui perché tanti con noi possano gustare la gioia del Vangelo, che è amore, pace, misericordia, perdono, bontà, simpatia. Usciamo anche noi, come il Signore, ad ogni ora, per invitare altri a lavorare con noi nella sua vigna. Tanti aspettano solo di essere invitati. Ogni ora è buona. Non disprezziamo nessuno, non escludiamo nessuno. Il Vangelo è per tutti, anche per chi non ci sembra adatto. Nella Chiesa c’è posto per tutti. La Chiesa è la casa di tutti.

Comunichiamo questo spirito di pace soprattutto ai deboli, ai poveri, alle donne e agli uomini in difficoltà, agli anziani soli o in istituto, a chi è spaesato e impaurito. Non stanchiamoci mai di pregare il Signore per la fine di ogni guerra e del terrorismo, come ho chiesto di fare ad ogni nostra comunità ogni domenica fino a Natale. Che il Signore ci accompagni e ci protegga e la Vergine Maria stenda il manto della sua protezione su di noi, sulle nostre famiglie, sulla nostra terra, sul mondo intero. Grazie per avere condiviso questi giorni di preghiera e di amicizia. Diffondete la gioia del Vangelo ovunque siete e troverete voi stessi la gioia!”

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