CASSINO – Notte Bianca, Salvucci: “Occasione per diffondere la cultura”
“La notte bianca nacque qualche anno fa nell’ambito dell’estate romana da un’idea dell’allora assessore alla cultura di Roma, Nicolini. Fu anche occasione per lasciare aperti i musei fino a tarda notte per rendere più facilmente fruibile la cultura. Il risultato fu sicuramente soddisfacente, Roma si mostrò magica più che mai, gremita di visitatori intenti a cogliere i tanti momenti di musica, arte, teatro e cinema all’ aperto, nelle piazze, strade e vicoli adeguatamente illuminati. Sebbene contrastata sul nascere, l’idea si rilevò vincente e l’evento si ripropose negli anni. A poco a poco anche le città minori e i piccoli centri di provincia imitarono questa iniziativa, producendo effetti e risultati sicuramente diversi rispetto a Roma e alle altre grandi città. Gli organizzatori della notte bianca a Cassino hanno avuto il merito di ricordare gli scopi originari di questa iniziativa, definendola più compiutamente “notte bianca della cultura.
Concordo con chi ritiene che i momenti culturali proposti sono stati un po’ soffocati dalla festosa e forse distratta partecipazione della folla, ma è proprio in questa apparente contraddizione che va colto il senso di questa iniziativa. Benché ancora il traguardo prefisso non sia stato del tutto raggiunto, la notte bianca potrebbe rappresentare un’occasione per avvicinare il grande pubblico alla cultura e alle sue manifestazioni, partendo proprio da una ‘festa popolare’. Come dire che il pretesto può fungere da catalizzatore
delle attenzioni della gente.
Un esempio che mi riguarda e che spero sia calzante: gli artisti dell’associazione Pentacromo di cui faccio parte, hanno inaugurato, proprio in occasione della recente notte bianca della cultura, una mostra di pittura e scultura che si terrà fino al 7 settembre nella sala Sant’ Antonio in corso della Repubblica. Abbiamo registrato un’affluenza numerosa di visitatori che si sono mostrati particolarmente interessati alle opere esposte.
Quasi tutti visitatori occasionali, forse maggiormente interessati alle attività ludiche della notte bianca, ma che hanno volentieri approfittato di questa ‘facile’ circostanza per ‘alimentare’ anche lo spirito. Per noi dell’associazione Pentacromo è stata un’occasione per farci conoscere da chi ancora non sapeva della nostra esistenza. Da ormai diversi anni, proponiamo la pittura e la scultura come strumento di conoscenza della realtà, come mezzo di indagine e comunicazione, come chiave di lettura della storia, come essenza dell’uomo moderno.
L’ arte non come esercizio estetico di effimera utilità, ma dimensione accessibile a tutti coloro che ne vogliano comprendere l’importanza, la funzione pedagogica e tutti gli altri significati possibili. Dal 6 settembre, gli artisti di Pentacromo esporranno a Genova, negli spazi espositivi di Palazzo Stella e si faranno promotori e portavoce della cultura e della storia della nostra città e del nostro territorio.” È quanto emerge in una nota a firma del consigliere Danilo Salvucci.