FROSINONE – Unindustria, Papa: Le priorità per il rilancio dell’economia territoriale
“Rilancio dell’accordo di programma, infrastrutture materiali ed immateriali come strade, depuratori, banda larga, riordino dei consorzi, ambiente, semplificazione burocratica e turismo.
Queste alcune delle voci attraverso le quali deve necessariamente passare il rilancio del territorio della provincia di Frosinone.
Se non si raggiungeranno accordi in tal senso e non si porterà avanti una visione univoca su come traghettare il territorio verso la ripresa, resteranno solo le chiacchiere”.
Ad intervenire è Davide Papa (nella foto), Presidente di Unindustria Frosinone.
“Uno dei punti dai quali non si può assolutamente prescindere è sicuramente l’adeguamento del sistema viario. In alcuni casi – è il monito di Papa – potremmo addirittura rischiare di veder vanificare interventi sia pur pregevoli, come l’Accordo di Programma, se parallelamente non vengono migliorati i collegamenti locali e messe in campo quelle iniziative di semplificazione delle procedure burocratico-amministrative senza le quali gli investimenti privati non possono in alcun modo trovare profittabilità.
Premesso che continuiamo comunque a ritenere indispensabile il rifinanziamento dell’Accordo di Programma per il Sistema Locale del Lavoro dell’area Frosinone-Anagni-Fiuggi, sia per permettere di recuperare gli importantissimi progetti che al momento sono stati esclusi, sia per permettere ad ulteriori investitori che ci risultano essere interessati di presentarne degli altri, rimane quantomai attuale e pressante l’esigenza di attivare in parallelo tutta una serie di azioni di politica industriale per garantire il rilancio del nostro territorio.
Infatti solo la ripartenza di grandi investimenti nei settori strategici del chimico farmaceutico e dell’automotive potrà costituire il volano trainante anche per quel tessuto di piccole e medie imprese capaci di essere competitive sui mercati internazionali attraverso lo sviluppo di progetti innovativi integrati.
In questo senso ben venga l’approvazione del POR FESR 2014-2020 da parte della Regione Lazio, che garantirà alle aziende, piccole, medie e grandi del nostro territorio la possibilità di accedere a tutta una serie di strumenti in grado di rilanciarne la produttività, nonché l’attrazione di investimenti dall’esterno.
Per questo motivo – continua Papa – apprezziamo i finanziamenti nell’ambito dell’Accordo di Programma, oppure le iniziative per il rilancio economico della zona sud della provincia di Frosinone ed il piano operativo presentato dalla Regione Lazio per il rilancio dell’indotto Fiat di Cassino con il rifinanziamento della legge 46/02. Sono altresì convinto che ai quattro milioni e mezzo di euro messi a disposizione dalla Regione Lazio si dovrà ora cercare di aggiungere anche risorse comunitarie della programmazione Por-Fesr 2014 – 2020. In questa direzione va il progetto per la creazione di un polo tecnologico transregionale per la filiera dell’automotive che abbiamo presentato alla Regione Lazio. Auspico, inoltre, interventi simili per il rilancio della zona del sorano che con il suo distretto tessile e della carta rappresenta un importante polo per l’economia della provincia.
Sono altresì convinto che lo sviluppo sostenibile e la green economy siano le grandi sfide con cui la nostra società e il sistema imprenditoriale dovranno confrontarsi con sempre maggiore responsabilità per aumentare la competitività sui mercati e contribuire alla crescita e al benessere del Paese.
Ma per raggiungere in pieno gli obiettivi non si può contare esclusivamente sulle proposte e sulle capacità del mondo imprenditoriale: sarà, infatti, fondamentale che l’inquadramento amministrativo, i princìpi, le pianificazioni e le strategie relative, assumano immediatamente un ruolo fondamentale negli indirizzi di politica industriale della Regione Lazio e, di conseguenza, diventino l’obiettivo prioritario delle istituzioni competenti, al fine di realizzare quelle propedeutiche scelte volte a favorire l’eco-sostenibilità.
A questo proposito, peraltro, sarà fondamentale, come più volte ribadito, una chiara definizione della competenza regionale nell’applicazione delle normative ambientali, una semplificazione della stessa che preveda certezze nelle tempistiche e uniformità delle modalità di applicazione degli iter autorizzativi previsti, assieme ad un efficiente coordinamento delle amministrazioni e degli organismi di controllo coinvolti.
Il permanere dell’assenza di tale condizione, a nostro giudizio, continuerà a favorire l’allontanamento degli investitori esistenti, oltre a non attrarre nuove iniziative di sviluppo.
Senza dimenticare, sempre su questa tematica, l’ulteriore esigenza improcrastinabile di inquadrare misure volte alla semplificazione e razionalizzazione dei controlli sulle imprese. Basterebbe replicare l’esperienza della Regione Marche, che in tema di controlli ambientali è stata presa come modello a livello nazionale nelle linee guida in materia di controlli alle imprese. Con il cosiddetto Decreto Semplificazioni, infatti, e con la successiva approvazione delle linee guida attuative, si possono già concordare a livello locale misure per un efficace coordinamento dei controlli attualmente previsti dalla legge e quindi assicurare la tutela dell’interesse pubblico evitando duplicazioni, sovrapposizioni ed eccessivi oneri per le imprese, molte delle quali, tra l’altro, in possesso di certificazioni di tipo ambientale.
Non bisogna trascurare, poi, l’altra importante vocazione del comprensorio sorano rappresentata dall’industria della carta, per la quale stiamo prevedendo un percorso che possa portare alla valorizzazione del settore non solo dal punto di vista produttivo, ma anche storico-culturale”.
“Come non pensare – conclude Papa – allo sviluppo di settori come il turismo in aree strategiche come Fiuggi e Cassino? Per queste aree la nostra Associazione si sta muovendo in prima persona, sia partecipando attivamente in attività promozionali, sia offrendo la propria collaborazione per iniziative dei singoli territori. Ovviamente in stretta correlazione con le attività in corso per cogliere le opportunità che offrirà l’Expo 2015. Insomma, affinché il rilancio del nostro territorio possa essere una prospettiva concreta, riteniamo imprescindibile agire su più fronti, onde evitare che ogni singolo sforzo possa essere disperso”.