FROSINONE – Unindustria, Papa sui Piani Urbanistici Operativi Consortili
“Condividiamo la scelta del Comune di Frosinone di avviare la procedura tecnico-urbanistica per l’attuazione, nella propria area industriale coinvolta, la cosiddetta zona mista, del Puoc (Piani Urbanistici Operativi Consortili), strumento previsto dal Piano Regolatore del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Frosinone per meglio rispondere alle intervenute trasformazioni dei mercati che si stanno riscontrando”.
Ad intervenire è il Presidente di Unindustria Frosinone Davide Papa, il quale precisa: “Anche il Comune di Frosinone non poteva non cogliere questa opportunità già operativa per i Comuni di Anagni e Supino, e in dirittura d’arrivo per quelli di Ceccano e Ferentino. Siamo favorevoli ad una diversificazione urbanistica, che attraverso la condivisione di questi piani attuativi con i Comuni sicuramente potrà favorire gli obiettivi per i quali sono stati previsti. Sarà però importante che gli inquadramenti regolamentari tengano sempre ben presente alcuni principi che riteniamo importanti per evitare che si abusi di tale strumento.
Più in particolare, sottolineiamo come possa essere strategico, in questo percorso, individuare indirizzi che incentivino la riconversione dei siti dismessi e quindi ottimizzare sia i patrimoni edilizi sia le aree industriali peraltro limitate nel Comune di Frosinone; prevedere opportuni adeguamenti delle infrastrutture e dei sottoservizi attualmente esistenti, in maniera tale da fornire adeguati supporti alle nuove attività e di conseguenza migliorare i servizi per quelle già insediate.
Auspichiamo, inoltre, che risorse significative potranno essere destinate ad alleviare i tributi locali, soprattutto quelli per lo smaltimento dei rifiuti urbani, e a trovare modalità agevolative per coloro che decideranno di investire su questo territorio, secondo il modello adottato nell’Accordo di Programma e già approvato dagli stessi Comuni interessati.
Infine, ma non per ordine di importanza – conclude Papa – auspichiamo che il Piano Attuativo possa contenere previsioni tali da privilegiare progetti a supporto di quella riqualificazione ambientale per la quale il nostro territorio sta discutendo e auspicando da tempo”.