LATINA – Via alla Staffetta Generazionale, CISL spiega
A più di un anno di distanza dalla stipula dell’accordo siglato a Roma il 28 maggio 2013 con CGIL CISL E UIL e Confindustria, la Regione Lazio ha finalmente approvato le linee di indirizzo per l’attuazione della “STAFFETTA GENERAZIONALE” nell’ambito del Progetto Azione di sistema Welfar e to Work per le politiche di re-impiego 2012 – 2014.
L’iniziativa contemperando le esigenze occupazionali dei lavoratori giovani e anziani, introduce un innovativo meccanismo diretto ad erogare una integrazione contributiva a titolo di contribuzione volontaria, a favore di lavoratori anziani che accettino volontariamente la
trasformazione del proprio contratto da tempo pieno a tempo parziale a fronte della assunzione, da parte della medesima azienda, di giovani con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, incluso quello di apprendistato.
L’iniziativa contribuisce ad allineare l’azione regionale alle priorità espresse dall’Unione Europea nell’ambito della Strategia Europa 2020 e dell’ Anno Europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni, riguardanti la promozione di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e, in particolare, la diffusione di forme e dispositivi di solidarietà e cooperazione tra generazioni.
Le azioni previste si pongono l’obiettivo di incrementare l’occupazione giovanile contribuendo, contemporaneamente a prolungare la vita attiva dei lavoratori di età superiore ai 50 anni e prossimi al pensionamento attraverso adeguate ed innovative formule di “active ageing “.
I destinatari della “Staffetta generazionale” sono: Lavoratori e lavoratrici con età superiore ai 50 anni con periodo mancante per l’accesso al pensionamento sino a 3 annualità e giovani con età fino a 30 anni non compiuti in possesso dello stato di disoccupazione ai sensi della normativa vigente.
Sono ammesse le imprese, i datori di lavoro privati e le imprese a parziale capitale pubblico con almeno un dipendente in organico e solo con riguardo alle sedi operative ubicate sul territorio della Regione Lazio.
La riduzione dell’orario non potrà essere superiore al 50% dell’orario individuale dei lavoratori.
L’imponibile previdenziale massimo dell’anno 2013 per accedere all’iniziativa da parte del lavoratore maturo (parte C punto 4 del CUD 2014) è di euro 70.000,00 (settantamila).
Il numero massimo di mensilità di integrazione contributiva – a titolo di contribuzione volontaria – riconoscibili non potrà essere superiore a 36 mesi. Tuttavia l’integrazione contributiva, a titolo di contribuzione volontaria, non sarà riconosciuta ai lavoratori ai quali manchino meno di 6 mensilità alla pensione.
L’integrazione contributiva a beneficio del lavoratore, che accetti volontariamente il contratto part-time, verrà versata dall’INPS, sulla base dell’intesa stipulata con la Regione Lazio.
Le domande verranno esaminate dalla Commissione, secondo il criterio dell’ordine cronologico di presentazione della domanda, fino ad esaurimento risorse.
Le risorse disponibili – assegnate alla Regione Lazio ammontano complessivamente a € 3.000.000,00 (Euro tre milioni).
Per le province di Latina – Frosinone – Viterbo – Rieti: 360.000 € per le donne, 540.000€ per gli uomini.
La Regione Lazio si riserva la possibilità di integrare lo stanziamento suindicato con risorse proprie.
L’ accordo potrebbe costituire uno strumento per alleviare la piaga della disoccupazione giovanile , un nuovo approccio politico-sindacale per le emergenze sociali che mettono giornalmente in difficoltà la coesione e la sicurezza del nostro territorio.
E’ un’iniziativa di solidarietà intergenerazionale già in fase di sperimentazione in altre regioni italiane, dove il lavoratore anziano inoltre svolge un’azione formativa di “coaching” nei confronti del giovane neo assunto.
Per la CISL rappresenta un serio impegno e una responsabilità, un’occasione per facilitare l’accesso dei giovani al mondo del lavoro: spetta infatti alle parti firmatarie monitorare il percorso, seguire la sperimentazione, valutare gli effetti per evitare distorsioni nell’applicazione.
Per il Segretario Generale della CISL pontina Ewa Blasik questa iniziativa può rappresentare un modello da seguire ed estendere anche alle altre associazioni datoriali e può offrire alle giovani generazioni quelle belle speranze e quelle sane aspettative che tanto contribuiscono ad alleviare il malessere dei disoccupati e che alimentano le menti sane.
Due aspetti sono però imprescindibili e sui quali la Cisl si impegnerà : la necessaria trasparenza delle procedure; l’ istituzione di un Tavolo/Cabina di regia con funzioni di monitoraggio, cui partecipano le parti sociali.
Gli uffici della Cisl di Latina sono a disposizione per chiarimenti e supporto dei lavoratori e giovani interessati al percorso, anche consultando il sito www.cisllatina.it.
Comunicato Stampa CISL Latina