PATRICA – Elezioni comunali, l’ ex sindaco Belli: “Bisogna tornare al servizio della gente”

E’ il momento delle riflessioni. Ma anche dei progetti futuri in vista delle elezioni comunali della prossima primavera, a Patrica.
E l’ex sindaco Stefano Belli, oggi promotore del movimento civico “Umilmente per Patrica” , ha le idee chiare: «Se la gente ci darà nuovamente fiducia, alle prossime elezioni, il principio essenziale della nostra amministrazione sarà quello di non perdere mai di vista i problemi della popolazione. E’ (e sarà) il punto essenziale della nostra attività, senza avere altri tipi di interesse.
In altre parole, i cittadini saranno i primi, veri protagonisti del governo locale, condizione essenziale, questa, per favorire la partecipazione, garantire la trasparenza delle scelte, rendere il sistema più efficiente, affidabile e forte.
In altre parole, potenzieremo gli strumenti di accesso alle informazioni per una “democratizzazione” crescente dell’Ente e per aumentare la qualità dei servizi interagendo con le principali istituzioni del territorio: dovremmo programmare un investimento serio sulle reti e sulle risorse professionali.
Penso – continua Stefano Belli – che sarà importante avviare un progetto di comunicazione istituzionale teso ad un migliore rapporto tra cittadini ed Ente locale.
Particolare importanza, poi, avrà il Bilancio partecipativo, inteso non come un semplice strumento contabile, ma come momento elevato di partecipazione delle forze sociali e associative che daranno il proprio contributo nelle varie voci in cui sarà articolato il Bilancio stesso.
Né va dimenticato che, a fronte del crescente disimpegno economico da parte dello Stato, si dovrà lavorare per attivare accordi di programma, partenariati, intese e convenzioni, per realizzare progetti condivisi. In poche parole dovremmo estendere il principio della “trasparenza amministrativa”, cosa fondamentale, per evitare (poi) eventuali attacchi e critiche da parte della minoranza che, troppo spesso, ama difendersi dicendo di non essere stata coinvolta nelle discussioni che interessano tutta la collettività.
Di conseguenza, anche il Sindaco dovrà cambiare metodo favorendo (più che il Palazzo dove non si prendono mai decisioni congiunte) il continuo confronto sociale con i cittadini.
In altre parole: il Comune, deve diventare il luogo di discussione con tutti i cittadini in modo da allontanare le segreterie politiche dall’ Ente. E’, questo, un principio essenziale per evitare che succeda quello che è successo a Patrica, dove, dalle segreterie di partito, è stato dato l’impulso affinchè 6 consiglieri sfiduciassero il sindaco Denise Caprara.
Una sfiducia – è bene ricordarlo – che rappresenta un grave danno ai cittadini penalizzati dalle mire di potere delle segreterie di partito.
Per concludere, bisogna tornare al servizio della gente, lontano dagli interessi di partito e lontano soprattutto da chi ubbidisce alle segreterie, tradendo quelli che sono, invece, le vere esigenze della popolazione».

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