ROCCASECCA – Contenzioso tra il Comune e il Comandante della Polizia Locale, esposto in Procura da Fenadip
Riceviamo e pubblichiamo, di seguito, il testo integrale dell’esposto presentato presso la Procura della Repubblica di Cassino dal Fenadip – Segreteria Provinciale Frosinone relativamente al contenzioso tra il Comandante della Polizia Locale di Roccasecca Paolo Vicini e l’Amministrazione Comunale:
In nome e per conto del sig. Paolo Vicini che ha conferito mandato alla scrivente Organizzazione Sindacale, si espone quanto segue:
in data 20 agosto u.s. il sig. Paolo Vicini, in servizio presso l’Amministrazione comunale di Roccasecca con la qualifica di Vice Comandante della Polizia Locale con il grado di S. Tenente, presentava alla stessa, nella persona del sig. Sindaco dott. Giovanni Giorgio, un’istanza per ottenere la pensione di inabilità ai sensi dell’art.2, comma 12, della legge n. 335/95 allegando la prevista idonea documentazione accertante lo stato di salute.
Secondo quanto disposto dalla circolare Inpdap n. 57/1997 che analizza le fasi del procedimento istruttorio in attuazione alla l. 335/95, l’amministrazione di appartenenza, una volta acquisita l’istanza di pensione di inabilità ai sensi della citata normativa, non deve far altro che verificare la sussistenza dei requisiti contributivi minimi richiesti e, in caso positivo, limitarsi all’inoltro dell’istanza alla sede provinciale dell’Inpdap e, contestualmente, disporre l’accertamento sanitario dello stato di infermità presso la Commissione Medica.
Nel caso in questione, invece, il sig. Sindaco di Roccasecca ha ritenuto opportuno arbitrariamente segnalare la questione dapprima inspiegabilmente all’R.s.p.p. dell’Ente comunale (che non ha alcuna competenza in merito) e poi al Prefetto di Frosinone e alla locale stazione dei Carabinieri, invitando i destinatari della comunicazione a prendere eventuali provvedimenti in relazione allo stato di salute del sig. Vicini, sottolineando che lo stesso risultava essere in cura psichiatrica.
La scelta del Sindaco Giorgio, oltre che disattendere la legge 335/95 nonché la circolare Inpdap n. 57 del 1997 che dettano in materia un comportamento assolutamente chiaro che non prevede la trasmissione dell’istanza e degli allegati (certificati medici) ad uffici che non siano strettamente interessati alla gestione della pratica, risulta essere assolutamente lesiva nei confronti del S.Tenente Vicini, in quanto violerebbe a nostro avviso la normativa vigente in materia di tutela della privacy.
Infatti il codice in materia di protezione dei dati personali (decreto legislativo n. 196/2003) intende per “dati sensibili”, tra gli altri, i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute che, in questo caso specifico, sarebbero stati diffusi a danno della privacy del ns. assistito.
Inoltre, in seguito a quanto comunicato dal sindaco Giorgio, i Carabinieri invitavano il sig. Vicini alla consegna delle armi regolarmente detenute, compresa l’arma in dotazione di servizio.
Alla luce di quanto esposto
– si invia al Garante una segnalazione (articolo 141, comma 1, lett. b) del Codice in materia di protezione dei dati personali e Regolamento n. 1/2007 articoli 13 e 14) volta a controllare l’applicazione della disciplina in materia di protezione dei dati personali.
– si chiede che Codesta Procura della Repubblica voglia accertare l’accaduto con i mezzi di indagine di legge, eventualmente sequestrando ed acquisendo documenti ed atti necessari; e quindi provveda con ogni mezzo appropriato d’indagine a verificare l’accadimento dei fatti ai fini dell’accertamento di eventuali estremi di reato, procedendo in tal caso ai sensi di legge nei confronti degli eventuali responsabili.