FROSINONE – Elezioni provinciali, Gentile (PD): “Appello agli elettori per non consegnare la Provincia alla destra”

Il Governo Renzi è un governo di emergenza, di transizione, e nasce per fare le riforme. É cosa molto diversa dall’ammucchiata messa in campo dal senatore Scalia a sostegno della candidatura del sindaco di Ferentino. Una scelta fatta fuori dagli organismi dirigenti. Ed è proprio Renzi a ricordare che in direzione si dibatte, si discute e alla fine si decide e le decisioni vanno rispettate. A Frosinone, queste decisioni il senatore Scalia non le ha rispettate, promuovendo un accordo fuori dal Pd, fuori dalle regole e fuori dal naturale campo del centrosinistra. Peraltro, non è scritto da nessuna parte che la Legge Delrio giustifica simili scenari, tanto è vero che si presentano liste e simboli di Partito. Non è un caso se non c’è dirigente nazionale del Pd che abbia affermato la legittimazione di questa candidatura.
Solo il Senatore Moscardelli si è avventurato in dichiarazioni sorprendenti, supportando qui a Frosinone una linea politica in palese contraddizione con quanto egli stesso afferma a Latina. La proposta di governance di cui Scalia è regista, consegna Pompeo al Centrodestra di Marino Fardelli, Alfredo Pallone e Mario Abruzzese, a proposito del quale l’Espresso di questi giorni lo ricorda come “Presidente del Consiglio Regionale del Lazio nell’amministrazione degli scandali Polverini e sodale di batman Fiorito”. E’ una proposta politica che tiene dentro evidenti contraddizioni e molte preoccupazioni: le prime si palesano a destra perché voteranno un Sindaco Pd, ma, esploderanno quand’anche Pompeo dovesse essere eletto, perché egli dovrà, comunque, rispondere al Pd e alla sua ineludibile ricomposizione; le seconde hanno epicentro estivo sulla riorganizzazione del Cosilam e riguardano il punto di caduta che la spending review, pianificata dal Governo regionale, avrà sui centri di costo della nostra Provincia.
Un’eventuale vittoria vedrebbe costituire un Governo ultraconservatore di Centrodestra, camuffato da un Sindaco Pd a fare da pennacchio in un quadro ad agibilità politica già compromessa. A fugare ogni dubbio, sulla reale natura di questa proposta, ci ha pensato bene l’imbarazzante vicenda del Comune di Sora, dove l’attuale gruppo dirigente locale Pd, ha fatto da stampella all’Amministrazione Tersigni di Centrodestra, dopo che, persino Forza Italia ne aveva dichiarato il fallimento uscendo dalla maggioranza.
Il Pd, l’intero CentroSinistra, invece, propone una linea riformatrice, consistente con quella del Governo Zingaretti. Così, l’elezione a Presidente della SAF di Mauro Vicano, rappresenta discontinuità rispetto a vent’anni di monopolio ininterrotto. Così, votare Enrico Pittiglio Presidente della Provincia significa esprimersi a favore di una proposta di Governo della Provincia chiara, trasparente e libera. E’ il Sindaco più giovane della Provincia e, proprio perché Sindaco di un piccolo Comune, porterà, in dote nella prossima Amministrazione provinciale, la sensibilità e l’attenzione verso i piccoli Comuni(68 su 91) e tutto il tempo che occorrerà per curare i bisogni di tutti i Comuni della Provincia.
Gli Amministratori di CentroSinistra sono maggioranza assoluta e i dati che il Pd ha elaborato in questi giorni fotografano una partita tutt’altro che chiusa: circa 42mila voti ponderati, solo una trentina di consiglieri separano Pittiglio dalla Presidenza della Provincia. Ecco perché, fosse anche sulla base di nobili ragioni, non partecipare al voto significherebbe assumersi la corresponsabilità di consegnare la Provincia a Pallone e Abruzzese. A voi, Sindaci e Consiglieri, lanciamo l’appello per un voto libero per il buon governo della nostra Provincia.

Alessio Gentile – Segreteria prov.le Pd Frosinone

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