FROSINONE – Migliorelli sulle prossime Provinciali: Pompeo? Circondato dalla destra
“Leggo di fantasiose ricostruzioni e bizzarre giustificazioni sul dibattito per l’elezione del nuovo presidente della Provincia di Frosinone. Penso che ormai la verità sia sotto gli occhi di tutti e tutti possono farsi un’idea di ciò che sta avvenendo. Nella giornata di ieri si sono tenuti due convegni uno ad Anagni nella sala della Ragione, e l’altro a Frosinone, in un albergo della città. Nel primo c’era il Sindaco della Città dei Papi, Bassetta, simbolo della rinascita, dell’orgoglio degli anagnini che si sono ribellati alla destra che ha distrutto moralmente e politicamente la città e c’erano amministratori del PD e del centrosinistra del Nord della provincia tutti a sostegno della candidatura del PD di Enrico Pittiglio a presidente dell’Amministrazione provinciale. Nell’altro, tenuto in un noto albergo di Frosinone, c’era l’altro candidato alla Presidenza della Provincia Antonio Pompeo. Insieme a lui tutto il centro destra provinciale. Era circondato. C’erano Ottaviani, Pallone, Abbruzzese, Fardelli, Tersigni, Roma, insomma la classe dirigente della destra provinciale spazzata via dal voto dei cittadini, prima con le elezioni regionali e poi, nel maggio scorso, con le amministrative ed europee, tutti insieme appassionatamente a sostegno del candidato Pompeo”.
Queste le dichiarazioni dell’ex segretario provinciale del Partito Democratico Lucio Migliorelli (foto) circa la situazione sulle imminenti elezioni per la carica di Presidente della Provincia che vedono il candidato Enrico Pittiglio sostenuto dal Pd contro Antonio Pompeo appoggiato da un carrozzone politico del quale rientrano tutti i partiti di centrodestra.
“Quale giustificazione – continua Migliorelli – può argomentarsi di fronte ad una simile ammucchiata? La Legge Del Rio? Il nuovo ruolo delle Province? Nulla di tutto ciò. L’ammucchiata è un gioco di potere pensato esclusivamente per la spartizione delle poltrone, calpestando di fatto i basilari principi della buona politica. Sono picconate sul PD e sul centro sinistra provinciale. La destra distrutta si è riunita sul sostegno a Pompeo e cerca per suo tramite rivincite che solo la miopia di alcuni dirigenti del PD potevano concedergli. Pompeo è circondato e non gli rimane che arrendersi. O alla destra che lo sostiene o ai cittadini di questa provincia ritirando la sua candidatura. Gli stessi cittadini che, pur non potendo esprimere le loro preferenze per questa tornata elettorale, sapranno valutare e, al momento opportuno, dare dei giudizi a chi si è preso la responsabilità di spaccare il Partito Democratico e riunire il centrodestra della nostra provincia”.