PATRICA – Bollette Acea, Belli: Contestazioni legittime, conguagli non esigibili e fatturazioni arbitrarie
Nuova, importante iniziativa del Comitato “Umilmente per Patrica” contro le bollette dell’acqua che Acea sta inviando in questi giorni a casa agli utenti.
«In molti casi le cifre sono errate – spiega il promotore, nonché ex sindaco, Stefano Belli – per cui in accordo con l’Adiconsum e con una specifica consulenza legale, abbiamo predisposto dei moduli da compilare e inviare alla sede di Acea, a Frosinone, allegando un documento di identità».
Ma quali sono i presupposti su cui si basa la contestazione?
«Ci sono almeno 5 punti che (su parere dei nostri legali) possono essere contestati – spiega Stefano Belli – E precisamente: 1)- La richiesta di pagamento relativa agli anni 2006-7-8-9 si ritiene prescritta perché ormai sono passati più di 5 anni; 2) – il conguaglio per l’adeguamento tariffario 2006/2011 non è esigibile per l’irretroattività dell’atto amministrativo che lo ha determinato; 3) – nella bolletta non è sufficientemente dettagliata la somma richiesta, né relativamente alle annualità, né relativamente ai consumi. E ciò rende impossibile il controllo da parte dell’utente, ledendo un suo diritto che è quello della chiarezza della fatturazione; 4) – la fatturazione effettuata, con la ripartizione in 12 rate, è totalmente arbitraria perché ogni utente ha diritto a poter ripartire i pagamenti secondo le proprie possibilità economiche che potrebbero richiedere anche una dilazione che vada oltre le 12 rate; 5) – la mancata restituzione dell’anticipo consumi non dà diritto a richiedere il deposito cauzionale».
E’ una battaglia che “Umilmente per Patrica” ha avviato e, in sintonia con l’Adiconsum, intende portare avanti per impedire eventuali soprusi ai danni dei cittadini patricani.
«E’ un segno concreto – conclude Stefano Belli – di come il nostro impegno a favore dei cittadini sia sempre perseverante e costante. E non il solito chiacchiericcio di chi pensa di avere “grandi capacità amministrative” ma non ha mai arrecato qualcosa di utile per il nostro Paese».