FROSINONE – Provinciali 2014, Scalia: “Vittoria di squadra, Democratici per Pompeo al 34%: dove sta il Pd?”
“Questa è la vittoria di una squadra. Pompeo è stato il candidato sostenuto da subito da tanti amministratori ed avrebbe potuto essere la candidatura del PD, ma una direzione provinciale fatta a tavolino non lo ha voluto. Antonio Pompeo ha interpretato la campagna elettorale in maniera chiara e per questo ha vinto!”.
A dichiararlo il Senatore PD Francesco Scalia, che ad urne ormai chiuse commenta gli inequivocabili risultati delle provinciali. “L’affermazione della lista Democratici per Pompeo è evidente. Con il 34,40% elegge ben quattro consiglieri e per meno di duecento voti non prende il quinto: Massimiliano Quadrini, consigliere PD di Isola del Liri, Germano Caperna, capogruppo PD del Comune di Veroli, Domenico Alfieri, Sindaco PD di Paliano, tutti esponenti di spicco tesserati con il Partito Democratico, e il consigliere comunale di Cassino Andrea Velardocchia di centrosinistra. La lista del PD invece, si ferma al 24% ed elegge per un soffio tre consiglieri di cui solo uno iscritto al partito: D’Ambrosio è stato eletto nella lista di Palombo contro il Sindaco Petrarcone a Cassino e Bernardini è consigliere comunale di opposizione a Ferentino del partito socialista. Dove sta il PD? E soprattutto dove sono i voti del partito della Federazione provinciale che non riesce nemmeno ad eleggere il proprio candidato presidente? Non ha vinto la destra, come qualcuno vuol far credere, ha vinto il Partito Democratico che è riuscito a costruire la proposta di governo più credibile e su cui anche gli altri partiti non hanno potuto che convergere per il bene del territorio”.
Sulla situazione creatasi nel PD provinciale, Scalia aggiunge: “Il Partito Democratico avrebbe potuto dimostrare la sua forza se non fosse stato preso in ostaggio da interessi e personalismi. Avevamo chiesto una lista unitaria, proponendo i candidati Alfieri e Vacana, che da soli hanno raggiunto quasi settemila preferenze. Non ci è stato concesso neanche questo. Non è più possibile concepire il Partito come un pacchetto azionario di cui si detiene la maggioranza, un manipolo di tessere che non trova riscontro nelle urne, ma bisogna scendere nei territori, quello che abbiamo fatto noi con Pompeo. Gli inciuci? Noi abbiamo fatto un accordo programmatico, altri hanno fatto incontri a mezzanotte al Canarino con una parte di Forza Italia, che fa riferimento a Iannarilli, e con Fratelli D’Italia. Questo è’ stato il vero inciucio! Io credo che con questi dati la dirigenza provinciale del PD dovrà farsi molte domande ma soprattutto dovrà dare molte risposte”.