COLLEFERRO – Azioni strategiche in difesa dell’Ospedale, ieri approvazione unanime in Consiglio Comunale

ore 16.35
Un’altra giornata in difesa dell’ospedale Parodi Delfino di Colleferro. Continuano le azioni intraprese dalle istituzioni e dalla cittadinanza per scongiurare la chiusura di alcuni dei reparti del nosocomio locale. In attesa dell’incontro di oggi pomeriggio in Sala consiliare, quando il sindaco Mario Cacciotti incontrerà i colleghi dei comuni limitrofi per stabilire con loro le iniziative da portare avanti congiuntamente, ieri sera il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, concordato da maggioranza e opposizione, con il quale si impegnano il Sindaco e la Giunta, oltre al già avviato coinvolgimento dei Sindaci limitrofi, “a mettere in atto tutte le azioni necessarie presso la Direzione Generale della Asl RmG, la Regione Lazio e il Ministero della Salute, al fine di scongiurare questo pericoloso e lento smantellamento dell’Ospedale di Colleferro. Un Polo Ospedaliero che non può essere indebolito per motivi di unicità territoriale e collocazione in territori con problemi seri e di varia natura.
A chiedere alla Presidenza della Regione Lazio di sospendere l’Atto Aziendale così come proposto dalla Direzione Asl RmG perché, così come formulato desta preoccupazioni serie sia negli amministratori che nella popolazione.
A ripudiare con forza qualsiasi tipo di strumentalizzazione politico elettorale proveniente da qualsiasi parte, assai dannosa in un momento così delicato”.
Questa mattina, inoltre, un corteo di manifestanti, organizzato dal “Comitato di Solidarietà dell’Ospedale”, ha sfilato per il corso principale giungendo in piazza Italia dove si sono tenuti alcuni interventi, tra cui quelli del sindaco Mario Cacciotti, dell’ex sindaco Silvano Moffa, del sindaco di Artena Felicetto Angelini, di operatori sanitari dell’ospedale. Con lo slogan “L’Ospedale non si tocca” il Comitato spontaneo ha continuato, anche in questa occasione, come già sta facendo da alcuni giorni davanti all’ingresso dell’Ospedale, a raccogliere le firme per una petizione popolare a favore del mantenimento dei reparti in pericolo.