FROSINONE – Abbattimento liste di attesa e Case della Salute, sottoscritti due accordi ASL-Sindacati

È stato sottoscritto, nei giorni scorsi, un importantissimo Accordo per l’abbattimento delle liste di attesa tra la Direzione Generale della ASL di Frosinone e Cgil Cisl, Uil confederali, dei pensionati, della funzione pubblica e dei medici. Le liste di attesa rappresentano un problema di grande importanza ed attualità per molti Servizi Sanitari Nazionali. La ragione di tale fenomeno risiede nel cronico eccesso di domanda rispetto all’offerta di prestazioni sanitarie, dovute alle limitate risorse disponibili, mentre pazienti e cittadini percepiscono le lunghe liste di attesa come un evidente disservizio.
CGIL, CISL e UIL da anni avevano aperto una vera e propria vertenza Provinciale nei confronti della ASL e della Regione Lazio per lenire i disagi delle liste di attesa che relegava la Provincia di Frosinone ai margini per tempistiche disagio e mancata assistenza.
Finalmente un Accordo innovativo, che pone le basi per controvertire questa tendenza e garantire efficienza, efficacia e certezza dei tempi.
Ma vediamo nel dettaglio i termini dell’intesa:
Le parti hanno concordato un Piano per il governo delle liste di attesa a valenza triennale, finalizzato a garantire l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari, con l’applicazione di rigorosi criteri di appropriatezza, di rispetto delle classi di priorità e di trasparenza del sistema a tutti i livelli.
All’interno del Piano sono previste le azioni per il governo della domanda e dell’offerta e nel contempo è stato elaborato un Progetto per la riduzione dei tempi di attesa, finanziato dalla Regione Lazio con 700 mila euro, che tiene conto delle maggiori criticità, riscontrate dal monitoraggio regionale delle liste di attesa e che si attua attraverso delle giornate dedicate alle prestazioni critiche, non usuali per determinate  prestazioni, come il sabato, e in ore serali più vicine alle esigenze della collettività e attraverso il servizio di richiamo, circa 17.000 utenti, per anticipare quelle prestazioni già richieste e non ancora effettuate.
Alla luce di ciò, ci si troverà di fronte ad una riduzione consistente delle liste di attesa per tutte quelle analisi importanti come la RMN , Ecocolordopler, Ecocardiogramma, Endoscopie digestive, Mammografie, Ecografie, Visite oculistiche, Holter Cardiacoper un totale di 17.000 prestazioni.
Altro elemento innovativo è che è stata costituita una commissione paritetica che avrà il compito di monitorare l’andamento degli obiettivi previsti dall’accordo che conferma la visione di una gestione partecipata da parte delle forze sociali per cambiare radicalmente i deficit dell’attuale sanità.
A margine della firma dell’Accordo i Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL, Tomassi, Maceroni e Stamegna, commentano con favore la firma, che pone serie basi per migliorare  i servizi, le prestazioni sanitarie ed i loro tempi di erogazione così come chiesto dai lavoratori e dai cittadini.

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È stato sottoscritto, nei giorni scorsi, un’intesa per le Case della Salute in Provincia di Frosinone tra la Direzione Generale della ASL di Frosinone e Cgil Cisl, Uil confederali, dei pensionati, della funzione pubblica e dei medici. Le Case della Salute, come noto, sono strutture sociosanitarie istituite dalla Regione Lazio con l’intento di realizzare la migliore offerta di cure primarie ed intermedie nel territorio di afferenza, la più ampia integrazione con il sistema ospedaliero ed un’efficiente rete assistenziale con i soggetti istituzionalmente tutori dei diritti dei cittadini (Enti Locali, Istituzioni e Terzo settore). Le parti hanno elaborato un piano per la costituzione delle Case della Salute in Provincia di Frosinone. Delle 4 Case della Salute previste, una per ogni Distretto, la prima è stata già avviata a Pontecorvo – Cassino e tre sono da avviare nel triennio 2014 – 2016. Nell’Accordo è indicato altresì il cronoprogramma per l’implementazione e l’attivazione delle Case della Salute, fermo restando che ciascuna di esse, avrà attive tutte le funzioni di base previste e in particolare un’Area dell’assistenza primaria che comprendente gli ambulatori dei MMG, le attività specialistiche, un ambulatorio infermieristico e la diagnostica di primo livello e un’Area Pubblica con il Punto Unico d’Accesso, l’Ufficio Accoglienza,Tutela, Partecipazione e Comunicazione e la costituenda Area del volontariato e della mutualità, attraverso le quali si intende implementare l’attività, di informazione alla cittadinanza e di coinvolgimento degli utenti in programmi di prevenzione. Per la Casa della Salute di Pontecorvo-Cassino, si procederà, nel triennio 2014-2016, all’implementazione delle funzioni già presenti, avviando tutti i Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali (POTA) previsti e rispettando i tempi per la progressione degli arruolamenti dei pazienti nei percorsi stessi. La Casa della Salute di Ceccano – Ceprano coinvolgerà entrambe le strutture presso la struttura di Ceccano, verrà implementato un “Centro Integrato di Endocrinologia e Malattie Metaboliche” organizzato in collaborazione con l’Università del Campus Biomedico di Roma. Presso questa struttura si prevede di realizzare un modello di Casa della Salute con una collaborazione pubblico/privato e privato sociale e funga da motore di sviluppo per l’economia locale in quanto incubatore di imprese del settore sociale. La Casa della Salute Atina-Isola del Liri interesserà entrambe le strutture, presso quella di Atina, dove troveranno allocazione servizi dedicati ai soggetti affetti da malattia di Alzheimer: una struttura semiresidenziale (Centro Diurno) con disponibilità di 30 (trenta) posti e 10 (dieci) Posti di Sollievo per l’accoglienza residenziale temporanea nel fine settimana. Ciò potrà consentire la presa in carico globale dei soggetti con demenza, dalla segnalazione del problema alla valutazione e alle diverse opzioni assistenziali. Presso la struttura di Isola del Liri troverà allocazione l’Hospice, accreditato per n. 15 (quindici) posti letto. Invece nella Casa della Salute di Ferentino, tenendo conto dei dati epidemiologici indicanti un maggior rischio per le malattie dell’apparato respiratorio nel territorio del Distretto B, si è concordato di dare maggiore impulso al Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale della Bronco-pneumopatia cronica ostruttiva prevedendo altresì una implementazione delle specifiche attività di prevenzione, educazione, informazione e riabilitazione.
Inoltre, entro la fine del 2016 saranno presi in carico dai medici, nelle Case della Salute, 5.664 pazienti diabetici, 5.600 pazienti bronco pneunopatici  cronici, 960 pazienti con scompensi cardiaci, 2.000 pazienti con terapia anticoagulante orale. È così, concludono Tomassi, Maceroni e Stamegna che si realizza il Welfare Community e riteniamo che queste siano delle pratiche replicabili, perché con la partecipazione delle parti sociali si può realizzare una sanità sempre più vicina al cittadino.

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