FROSINONE – Gemellaggio artistico Ciociaria-Croazia con l’apertura di due mostre

Verrà inaugurato il prossimo 2 dicembre un doppio appuntamento con l’arte in grado di rafforzare il legame che unisce l’Italia (e la Ciociaria in particolare) con la Croazia. In questa data sarà infatti inaugurata la mostra di Pittura del Maestro Ettore Gualdini dal titolo “Dalmacija drugi dom”, presso la Villa Comunale a Frosinone con inizio alle ore 17,30. La Mostra presenta alcune opere eseguite dal  Maestro nei frequenti soggiorni estivi che amava fare nei paesi della Dalmazia. Terra dal carattere poliedrico e meraviglioso, amatissima protagonista delle tele di Ettore Gualdini.

Nello stesso giorno, si terrà l’apertura della Mostra Fotografica di Mario Romulic’ e Drazen Stojčic’ intitolata “Croatia Flashes of Diversity” alla Galleria LA SALETTA Centro delle Arti in Viale G. Matteotti 2 a Frosinone con inizio alle 19: ritratti nelle immagini dei due fotografi, alcuni tra i luoghi più belli della Croazia.

Il doppio appuntamento avverrà sotto l’egida dell’Ambasciata di Croazia ed è realizzato in collaborazione con Regione Lazio, Provincia e Comune di Frosinone. Al vernissage è annunciata la presenza di S.E.L’ambasciatore della Repubblica di Croazia in Italia, Damir GRUBIŠA.

Le Mostre rimarranno aperte fino al 10 dicembre con apertura giornaliera dalle ore 16,00 alle 20,00 .

Il legame tra la Ciociaria e la Croazia è antico e fortissimo e nasce dall’amore che Ettore Gualdini (1931-2010), pittore conosciuto e apprezzato in patria e all’estero, nutriva per l’ospitalità e la bellezza delle terre croate. I frequenti viaggi di Gualdini a Split, Zara, Dubrovnik, Sibenik, Trogir, Primosten, Makarska, Brist e in tutta la costa dalmata, la sua frequentazione della colonia di artisti a Počitelj, gli permisero di costruire una familiarità con luoghi, persone, usanze, che ebbero conseguenze durature e significative sull’uomo e sull’artista. Sue personali sono state ospitate a Spalato (aprile 1966, Galerija Uluh) e Zagabria (giugno 1968, Salon Uluh).

I due eventi, che saranno aperti al pubblico dal 2 al 10 dicembre 2014, rappresenteranno un importante strumento di diffusione dell’arte e della cultura di due comunità – croata e italiana – che già dagli anni Sessanta hanno mostrato di voler essere unite nell’esprimere la propria peculiarità, nel dare voce alle bellezza del proprio territorio, nel rappresentare la propria poetica, sensibilità, anima,
anticipando, in questo, una appartenenza all’Europa unita.

Scrive il critico d’arte Rocco Zani:  “C’è un quadro dal titolo insolito, “Zucca a Mala Mare” dipinto da Ettore Gualdini nel 2009 a Brist, in Dalmacija. È una delle sue ultime opere e non è un caso che l’abbia realizzata in quella che amava
definire drugi dom, la sua seconda casa. In questa sua drugi dom Gualdini vi tornava con la frequenza che l’innamorato rivolge alla sua amante, per strappi, per tensioni, per desiderio. Al di là del buio, della paura, del sangue, dei martiri, del dolore”. E aggiunge: “C’è, in questa raccolta di opere “dalmate”, il filo conduttore capace di inseguire e legittimare l’intero percorso narrativo di Gualdini pittore. Sostando sulla temporalità dei dipinti di questa straordinaria raccolta capiremo che non è mutato il mare di Brist o il sentiero, non si è alterato l’orizzonte oltre le pietre di Hvar e Brac, non è scomparso il bagliore del cobalto all’alba di ogni giorno. È maturato negli anni lo sguardo del pittore, il suo occhio penetrante, la conoscenza, l’impeto o il dolore, l’ascolto, il dubbio.
La sua Storia, in breve. E ribadendo questa mutazione sulla tela il “paesaggio iniziale” si è fatto, in fondo, diario intimo di rotte notturne, quando la luce fa fatica ad emergere”.

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