FROSINONE – Rischio chiusura per 300 laboratori analisi, la preoccupazione di Federlazio
Saracinesche abbassate per oltre 300 laboratori analisi con conseguente licenziamento di 2mila dipendenti: sono i rischi derivanti dall’operazione di riordino e accorpamento dei laboratori di analisi della Regione Lazio, già prevista dalle Linee Guida del Ministero della Salute. Operazione annunciata mesi fa e oggi entrata nel vivo.
La Regione Lazio infatti nei giorni scorsi ha inviato una Pec in cui preannuncia tale progetto che determinerà, molto probabilmente, la conseguente cessazione di attività diagnostica per oltre 300 laboratori in tutto in Lazio che verranno trasformati in meri centri prelievi.
La Regione, in sostanza, intende accreditare soltanto quei centri che effettuano oltre 200mila prestazioni annue. Si tratta poco più di una decina degli oltre 350 laboratori oggi accreditati situati capillarmente in tutta la Regione, che danno impiego a 2mila lavoratori del settore, tra cui medici, biologi, tecnici, periti chimici e chimici.
Di questi pochi che risulterebbero “superstiti” nessuno si trova in provincia di Frosinone, ma sono tutti concentrati nella capitale.
I laboratori che non raggiungono tale soglia dovranno trasformarsi in punti di prelievo, conferendo poi tutti i campioni a un centro che effettui più di 200 mila prestazioni.
A rischio quindi ci sono tantissime attività e la forza lavoro ad esse connessa, composta, oltre che dai 2.000 dipendenti diretti, anche da altri 5 o 6mila addetti dell’indotto.
Eppure si tratta di un settore che ha un costo basso per la Regione a fronte di milioni di prestazioni rese. Così si andrebbe a verificare una conseguente perdita economica per la collettività che pareggia quasi il budget assegnato ai laboratori stessi dalla Regione.
A questo proposito sono stati già inviati telegrammi al Presidente del Consiglio e al Ministro della Sanità perché intervengano immediatamente per scongiurare il pericolo imminente.
Ursap Federlazio e Federbiologi, inoltre, stanno preparando una manifestazione con gli addetti del settore e contestualmente hanno chiesto di essere convocati dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
“Federlazio Frosinone – ha detto il presidente Alessandro Casinelli – si sta attivando in maniera capillare sul territorio, contattando tutti i laboratori interessati con l’obiettivo di concordare strategie comuni da adottare. La mobilitazione sarà importante, essendo cruciali il settore e le novità che lo stanno riguardando”.
Chiunque sia interessato può rivolgersi presso i recapiti di Federlazio Frosinone: via Cicerone, 152, 03100 Frosinone – tel. 0775.82081 – fax 0775.820821.