FROSINONE – Sanità, perplessità 5 Stelle sull’Atto Aziendale
Gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Frosinone esprimono le proprie perplessità verso l’organizzazione sanitaria che il PD di Zingaretti, con il silenzio e la complicità degli eletti PD ciociari, ha progettato per la provincia di Frosinone. Ad una rapida analisi della bozza di atto aziendale salta immediatamente all’occhio il mancato rispetto degli standard nazionali dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per quanto riguarda la dotazione di Pl per abitanti. Nello specifico i LEA fissano in 3,7 il rapporto posti letto per mille abitanti e nella provincia di Frosinone questo rapporto viene, invece, programmato in 2,86. e la mancata assegnazione del DEA di II livello a Frosinone; conti alla mano, dei 1.813 posti letto che spetterebbero alla nostra provincia, Zingaretti e il PD ne assegnano soltanto 1.422, con un saldo negativo di 391. Inoltre, i cittadini devono tenere ben in mente che per i circa 100 posti letto previsti in aumento nulla viene previsto in termini di personale che dovrà effettivamente renderli operativi. Analizzando più approfonditamente l’atto aziendale appare chiaro come esso sia la naturale conseguenza di anni di aumenti di spesa a fronte di riduzioni di offerta. Non possiamo accettare che manchi alcuna programmazione relativa alle voci che contribuiscono a questi aumenti di spesa (farmaceutica convenzionata, spese non sanitarie ecc.). In particolare rileviamo come non ci sia alcun riferimento al potenziamento della medicina distrettuale e dell’assistenza territoriale, sopportando che un direttore di distretti (il plurale è voluto) rivesta un ruolo politico al di fuori della Asl, e che non ci sia alcun piano di investimento relativo alle case della salute. Le stesse case della salute vengono poste in essere in sostituzione i strutture ospedaliere tagliate dalla precedente amministrazione. Non possiamo accettare il fatto che venga progressivamente abbandonata l’assistenza pubblica a vantaggio di quella privata: circa 400 posti letto dei 1422 sono assegnati a strutture private. In particolare la riabilitazione territoriale, presente in ambito pubblico, viene totalmente assegnata alla gestione privata; accade quindi che il pubblico si fa carico delle prestazioni più onerose (diagnosi, gestione dell’emergenza ecc.) lasciando al privato quelle più remunerative (pazienti cronici, riabilitazione, rsa). Ci chiediamo dove si trovasse Abruzzese quando la Polverini ha iniziato la rivoluzione scellerata delle macroaree che ci hanno derubato di quanto ci sarebbe spettato? Dove sono i vari Buschini, Scalia, De Angelis, che si preoccupano delle loro beghe interne dimenticando il territorio che li ha eletti? Che senso ha ricordarsi solo ora di chiedere a gran voce l’assegnazione del DEA di II livello all’Ospedale F. Spaziani di Frosinone quando per anni ci è stato promesso in campagna elettorale senza spendersi minimamente per creare le condizioni affinché questo fosse possibile? I sindaci della nostra provincia avrebbero potuto pronunciarsi per dare un segnale forte di preoccupazione per l’ennesimo affronto alla ciociaria e per il graduale impoverimento della qualità dell’offerta sanitaria. Tra quanti hanno votato favorevolmente l’atto aziendale spiccano il sindaco Ottaviani, critico sul futuro assetto della sanità provinciale anche nella conferenza dello scorso lunedi 11, ed il sindaco di Anagni, città che forse più di tutte in provincia è stata espropriata di sanità ospedaliera e distrettuale. Ci chiediamo con quale coscienza si presenteranno ai loro concittadini quando gli si chiederà conto delle promesse alle quali hanno creduto? Il Movimento 5 Stelle di Frosinone sarà comunque pronto, attraverso i propri portavoce regionali e nazionali a qualsiasi forma di collaborazione volta a migliorare gli assetti organizzativi che deriveranno dall’attuazione dell’atto aziendale, per avanzare proposte ragionevoli che possano migliorare la situazione in essere.
Comunicato Stampa Meetup Frosinone