ROCCASECCA – Possibile prossimo invio di rifiuti romani a Cerreto, Giorgio scrive alla Saf

Di seguito il testo integrale della lettera aperta inoltrata dal Sindaco di Roccasecca al Consiglio di Amministrazione della SAF di Colfelice relativamente al prossimo, possibile invio di rifiuti da Roma alla locale discarica di Cerreto:

Qualche mese fa i Sindaci soci della Società SAF hanno eletto un nuovo C.d.A. con la speranza che finalmente l’esecutivo societario fosse affidato a persone di grande professionalità e con alta passione civile, che dopo anni di “incomprensioni” potessero ridare fiducia alle popolazioni del territorio.
Si credeva che con il nuovo corso, l’impianto di riciclaggio di Colfelice venisse “ristrutturato”, venissero abbattuti i mali odori che appestano l’aria delle vaste zone abitate da popolazioni sfortunate e che l’impianto dovesse servire allo smaltimento dei rifiuti dei soli comuni della provincia di Frosinone, gli stessi che, con sacrifici, nella stragrande maggioranza hanno adottato la raccolta differenziata proprio per cercare di diminuire le quantità di rifiuti indifferenziati in modo da “alleviare” i disagi alle popolazioni vicine agli impianti e alle discariche.
QUESTA ERA LA SPERANZA.
Purtroppo non è stato così. Il nuovo C.d.A., da notizie stampa, si appresta a concordare con l’AMA della Capitale un afflusso di rifiuti per migliaia di tonnellate che, lavorati, confluiranno anche nella discarica di Cerreto.
La motivazione dell’esecutivo societario, assurda e inopportuna, è che l’impianto di Colfelice, a causa dei numerosi Comuni della provincia che effettuano la raccolta differenziata, ha avuto un calo di “produzione” e quindi ha la necessità di aumentare i regimi e la produttività trasformando così la virtuosità dei Comuni che effettuano la raccolta differenziata in un danno per gli stessi.
NO SIGG, VICANO, RENZI, RISI, l’impianto di riciclaggio non è un’azienda di produzione, né un’acciaieria, né un cantiere navale altrimenti erano necessarie altre capacità e altri manager del mondo delle finanze e del capitale.
L’impianto di Colfelice è invece solo un bene comune che non coniuga la logica del profitto ma deve perseguire solo il bene delle popolazioni e se la produzione è calata per la virtuosità dei Comuni che effettuano la raccolta porta a porta, ciò non deve essere motivo di aumenti di afflusso di rifiuti, né devono essere accolti rifiuti di qualsivoglia altra realtà.
Allora la presente lettera è un grido di allarme. Confidiamo nei rappresentanti del territorio, una volta strenui paladini del bene comune, che non devono permettere alcun arrivo di altri rifiuti.
Resta inteso che ogni diversa decisione vedrà la netta contrarietà delle istituzioni locali, in particolare la ferma opposizione in tutte le sedi del Comune di Roccasecca, oltre alla messa al pubblico “LUDIBRIO” di personaggi che prima di arrivare nelle stanze del potere hanno avuto comportamenti e pensieri differenti.
L’unica strategia utile ad aumentare le entrate dell’azienda SAF, dunque ammodernare l’impianto e eliminare i cattivi odori e le immissioni inquinanti, con i relativi disagi alle popolazioni, è solo una: far pagare i Comuni morosi, dei quali alcuni mai hanno versato le quote spettanti.

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