CASSINO – Perdite d’acqua continue in via Mandrine, il Comune diffida Acea
“Gli uffici Comunali hanno provveduto ad inviare una richiesta di intervento urgente all’Acea in merito alla perdita idrica che purtroppo da tempo interessa via Mandrine in località Sant’Angelo. Contestualmente si è provveduto ad inviare, a firma del dirigente del settore competente, anche l’atto di diffida e di messa in mora qualora Acea non portasse a compimento l’intervento entro tre giorni dalla notifica della richiesta. Da oltre un anno, infatti, numerose sono le perdite che si registrano in via Mandrine, nei pressi dell’incrocio con via Guado Santa Maria, e di fronte al campo sportivo di Sant’Angelo. Tratto che, come è noto, ricade sotto la competenza di Acea Ato5. Più volte gli uffici hanno informato, l’ultima in ordine di tempo risale allo scorso 12 gennaio, del problema l’Acea, richiedendo un intervento immediato per porre rimedio alle perdite che stanno pregiudicando in maniera considerevole il fondo stradale di via Mandrine. Richieste che sono sempre rimaste disattese. Per questo abbiamo deciso di intraprendere un’azione ancora più forte per giungere alla risoluzione di un problema che sta causando notevoli disagi alle utenze residenti in quella zona. Se Acea non interverrà entro i 3 giorni indicati, quindi, verranno addebitati al gestore i danni derivanti dalla mancata erogazione ed allo stesso tempo verranno intraprese tutte le azioni legali a tutela degli interessi diffusi di cui il Comune di Cassino è portatore. Non è possibile che Acea, non solo non svolga la normale manutenzione sul tratto di rete che ha in gestione, ma addirittura non intervenga nel momento in cui si manifestano consistenti e ripetute perdite che, oltre a determinare la mancata erogazione di acqua alle utenze, determinano anche danni al manto stradale. L’ennesima dimostrazione di quanto importante sia proseguire la battaglia a tutela dell’acqua pubblica che l’Amministrazione insieme ai cittadini ed alle associazioni sta portando avanti con l’obiettivo di rendere operativo (come previsto dalla Legge Regionale 5/2014) il nuovo modello di gestione pubblica e partecipata del servizio idrico integrato.” È quanto emerge in una nota a firma del consigliere comunale Antonio Giannandrea.