FROSINONE – Discarica Le Lame, il Sindaco adotta nuove ordinanze

Continuano i provvedimenti del Comune di Frosinone per la messa in sicurezza dell’area circostante la discarica di via Le Lame. Il sindaco Ottaviani, infatti, nella giornata di ieri, ha emesso un’ordinanza che vieta, nei terreni della zona, di utilizzare le acque del sottosuolo e del fiume Sacco per scopi domestici, irrigui e zootecnici, nonché di coltivare ortaggi, allevare e far pascolare il bestiame. “Considerato che a seguito delle più recenti analisi eseguite dalle autorità di controllo nell’area dell’ex discarica di località “Le Lame” è emerso che le acque sotterranee della fascia ripariale, in sponda sinistra del fiume Sacco, risultano contaminate da metalli”, si legge nell’ordinanza “che, sulla base delle dinamiche idrogeologiche dei luoghi, non è possibile escludere del tutto che tali acque sotterranee possano veicolare e diffondere i contaminanti nei terreni acquiferi posti a SE dell’ex discarica di località “Le Lame”.
Considerato che si può prescindere, data l’urgenza di provvedere, dalla comunicazione di avvio del procedimento, ai sensi della legge 241/90, agli interessati dal presente provvedimento è’ fatto divieto:
• di emungere acque sotterranee per il consumo umano e/o per scopi domestici e/o irrigui e/o zootecnici;
• di attingere le acque del fiume Sacco per il consumo umano e/o per scopi domestici e/o irrigui e/o zootecnici;
• di coltivare ortaggi o altri prodotti agricoli, nonché di far pascolare o allevare bestiame”.
“Come abbiamo più volte ribadito”- ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani-“la tutela della salute pubblica e la risoluzione delle problematiche connesse alla permanenza della discarica nella zona di via Le Lame, costituiscono una priorità assoluta dell’amministrazione comunale, che, per questo, sta attuando tutti i provvedimenti di propria competenza. Ribadiamo anche, però, che ora ad intervenire dovranno essere le altre istituzioni pubbliche, come la Regione ed il Ministero dell’ambiente, peraltro già ampiamente sollecitati sulla questione, poiché non possiamo permetterci di fare sconti, in termini di responsabilità e di obblighi di intervento”.

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