ATINA – Un viaggio nel mondo della musica settecentesca napoletana in un libro di Enzo Amato
Oggi sabato 21 febbraio, a Palazzo Cantelmo, dalle ore 16.30 l’Assessorato alla Cultura del Comune di Atina in collaborazione con l’editore Controcorrente di Napoli presenta il libro “La musica del sole: viaggio attraverso l’insuperabile scuola musicale napoletana del settecento”, ospitando anche il suo autore, il compositore e direttore d’orchestra Enzo Amato.
Disinformazione e menzogna inquinano anche la storia della musica. Finzione narrativa confusa per realtà, stratagemmi e falsificazioni per occultare la gloria della Scuola Musicale Napoletana. Una vocazione per la musica che vive nell’anima di Napoli. Tutta la Città è cantante: ogni gesto, ogni inflessione di voce degli abitanti, ed anche la maniera della prosodia delle sillabe respira l’armonia e la musica.
E da Capitale della musica Napoli le dedicò un tempio senza pari. Riccardo Muti lo sottolinea orgogliosamente: Il teatro San Carlo… il Real Teatro di San Carlo – che, non perché lo dica io, ma perché lo dice tutto il mondo, mi dispiace, ma è il teatro più bello del mondo – fu costruito per volontà di Carlo III di Borbone.
Per comprendere la magnificenza della Napoli musicale, la Biblioteca dei Girolamini è di importanza fondamentale, per la ricchezza e la varietà di musiche conservate e a tutt’oggi non conosciute. È da questo luogo che le conoscenze sulla musica napoletana devono necessariamente partire. Anche se la cronaca ricorda che il saccheggio continua.
Questo libro è frutto di anni di ricerca e nasce dalla passione e dalla voglia di scoprire ed ordinare i tasselli di una storia, la storia della musica, anch’essa scritta, fino ad oggi, da chi vuole annientare la cultura dei popoli per controllarli, inducendoli a credere alle cose più inverosimili. A pagarne le conseguenze sono stati i musicisti di scuola napoletana, tra cui Domenico Scarlatti, Pasquale Anfossi, Giovanni Paisiello e l’allievo di Gioacchino Cocchi, Andrea Luchesi. Attraverso la confusione, l’occultamento e la deformazione degli eventi, che sono qui analizzati e smontati punto per punto dalla verità e dalla ragione, la storiografia predominante ha mitizzato la Wiener Klassik, di cui Wolfgang Amadeus Mozart è il massimo esponente.
Tutto questo in nome della Grande Opera, che non può prodursi se non attraverso uno stato di putrefazione e di dissolvimento: non si può giungere al Nuovo Ordine Mondiale se non attraverso un disordine scientemente organizzato.