BALSORANO – Trovati strangolati tre cuccioli di cane, identificato e denunciato il responsabile: rischia un anno e mezzo di carcere

Nel corso di alcuni sopralluoghi inerenti il servizio d’istituto, il personale del Comando Stazione di Balsorano, ha rinvenuto, in località Collepiano, tre cuccioli di piccola taglia, senza vita e in avanzato stato di decomposizione.
I cani di razza meticcia, un maschio e due femmine, di circa tre mesi d’età, avevano lacci di nylon legati al collo.
La specifica attività investigativa dei Forestali ha consentito di individuare il responsabile dell’orrenda vicenda, S.R.C., residente a Balsorano e proprietario degli animali. Quest’ultimo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria e rischia una condanna dai 3 ai 18 mesi per aver cagionato la morte dei cagnolini con crudeltà e senza necessità.
L’autore del reato, messo alle strette dagli agenti del Comando Stazione di Balsorano, ha infatti confessato di aver barbaramente ucciso i tre cani percuotendoli più volte con un bastone, di averli legati e gettati nella scarpata adiacente un terreno di sua proprietà.
Oltre al reato di cui all’art. 544 bis C.P. , all’autore della vicenda, viene contestata anche la sanzione amministrativa relativa alla mancata iscrizione degli animali all’anagrafe canina del Comune.
I cani, dopo il verbale di constatazione di morte rilasciato dal medico veterinario del Servizio di Sanità Animale della ASL n.1 L’Aquila- Avezzano -Sulmona-, sono stati smaltiti per infossamento come stabilito dall’ordinanza sindacale n. 11 del 14.02.2015 del Comune di Balsorano.
Il Responsabile del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (N.I.R.D.A ) del Comando Provinciale di L’Aquila, Comm.C. F. Irene Sebastiani, ribadisce: “La difesa dei diritti degli animali è una delle mission del Corpo Forestale dello Stato. L’animale va considerato quale essere senziente in grado di percepire dolori e sofferenze e così se qualcuno uccide un animale d’affezione, domestico o selvatico, con atti cruenti, con inflizione di gravi sofferenze fisiche, senza giustificato motivo, compie un reato e può essere punito.
Il Comandante Provinciale di L’Aquila, Dott. Nevio Savini afferma: “Le unità operative territoriali svolgono  servizi mirati alla prevenzione e repressione dei deprecabili reati compiuti in danno agli animali con specifica competenza sull’applicazione della normativa in materia di maltrattamento, abbandono e trasporto degli animali”.

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