CALCIO SERIE D – D’Andrea saluta, in una lettera ringraziamenti e il ricordo di Roberto Longo

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di saluto e ringraziamento che l’ex difensore del Sora Alessio D’Andrea ha voluto inviare alle redazioni giornalistiche spiegando le ragioni della rescissione del suo contratto con i bianconeri e il successivo passaggio alla Lupa Roma (Lega Pro):

Cari amici miei, sono giunto al termine di questa esperienza. Sono arrivato a Sora con la pancia piena dopo anni di soddisfazioni professionali e con il desiderio di dimostrare che avevo ancora tantissimo da dare. Ho capito all’istante che questa squadra aveva un potenziale infinito, era un po’ come una pietra grezza costretta a trasformarsi tra tante, troppe difficoltà. Noi però siamo stati forti, abbiamo trascorso quattro mesi intensi e ci siamo tolti tante soddisfazioni.Sarò banale ma ci tengo a fare un grande ringraziamento a tutti i miei compagni di viaggio.
Innanzitutto voglio mandare un grosso abbraccio a quelli con i quali ho stretto un rapporto fraterno, Bellucci, Frasca, Soudant, Cruz, Cardazzi e Berardi, e poi un bel cazzotto a Blandino. Faccio un in bocca al lupo gigante a tutti gli altri ragazzi e ringrazio di vero cuore Davide Belardi e Fabio Iengo, artefici di questo passaggio alla Lupa, che mai si sono risparmiati e, al contrario, si sono adoperati per fare ciò che era più giusto per me. Non sono mai stati due semplici direttori. Un pensiero speciale a Fabio Tranquilli, che è una persona splendida, sempre a disposizione, e poi Alice Pagliaroli e il fantastico Lillo. Come dimenticare Gigino? Ci siamo confrontati, abbiamo condiviso paure e pensieri quando la salita sembrava infinita. Abbiamo vissuto momenti bellissimi ma anche difficili. Con tutti i problemi venuti fuori siamo stati capaci di strappare sul campo 28 punti. Io ho partecipato a quei successi da protagonista e ne sono fiero.

L’avventura che sto per intraprendere è una vittoria per me, e non sarebbe mai stata possibile senza i miei compagni. Ora so che i miei sacrifici sono serviti. Solo mia moglie sa cosa voglia dire per me, e mi ha letteralmente sopportato in questi giorni in cui andava avanti la trattativa. Mi dispiace soltanto lasciare questo campo di battaglia proprio ora. Dalle difficoltà non sono mai scappato e non l’avrei fatto neanche stavolta. Ma alla mia età certi treni non puoi permetterti di perderli. Lascio un grande gruppo, e sono certo che lotterà fino alla fine per questa maglia.

Per finire però, voglio dedicare questo mio successo a Roberto. In ogni momento è stato presente, e quello stadio senza di lui non è la stessa cosa. Non lo dimenticherò mai, e so che da lassù trascinerà il Sora alla salvezza,

Con sincera gratitudine,
Alessio D’Andrea.

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