CASSINO – Università, intervento Daniela Bianchi dopo l’inaugurazione dell’anno accademico

La Regione è impegnata per agganciare la conoscenza e l’innovazione proveniente dalle Università del Lazio allo sviluppo e all’economia locale. Siamo infatti il territorio regionale a più alta concetrazione di Università e centri ricerca d’Italia. Dobbiamo lavorare per incanalare tutte queste energie verso le imprese e il territorio, per renderle capaci di competere a livello gloabale. Non possiamo continuare a sperperare questo patrimonio unico, che tutto il mondo cerca di sottrarci.

Queste le parole della consigliera del gruppo PD del Lazio Daniela Bianchi in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università di Cassino.
Stiamo sostenendo l’innovazione con 290 milioni di euro: 135 milioni per il trasferimento tecnologico, 110 per la ricerca pubblica e privata, 46 milioni per il riposizionamento competitivo. A questi interventi, si legano quelli per il diritto allo studio, dopo che negli anni scorsi erano stati cancellati: con un investimento di circa 70 milioni in pochi mesi sono state pagate tutte le borse di studio e i premi di laurea arretrati, oltre a garantire gli attuali. Alcuni studenti aspettavano dal 2008. Abbiamo aumentati di 1000 posti letto gli alloggi universitari, tra cui proprio Cassino con l’apertura della nuova residenza della Folcara che oggi ospita 200 studenti.
La Regione sta lavorando anche per collegare meglio il mondo del lavoro con quello dell’Università, con la regolamentazione dei tirocini, portati ad un importo mensile minimo di 400 euro. Tutti sforzi che possono contribuire alla ripresa economica del Lazio che dovrà, nei prossimi anni, fondarsi sul know how che sapremo creare e far restare nella nostra Regione. La prossima sfida, infatti, è connettere sempre più il mondo delle imprese con quello dei centri ricerca e delle università in tutti i campi, dalla cultura all’industria.
In questo, un grande contributo, può arrivare dalla riforma delle aree produttive che abbiamo presentato poche settimane fa in Consiglio. Si tratta di una proposta di legge che partendo dalla ridefinizione dei Consorzi Industriali, punta a riorganizzare i territori con le Apea. Aree in cui le Università hanno uno stretto legame con il tessuto produttivo, dando sostengo alla capacità delle imprese di innovare continuamente. Un dialogo  che oggi non è sfruttato al meglio, visto che troppi giovani,  dopo essersi formati a Cassino, sono costretti ad andare a lavorare anche fuori Regione. Con le nuove aree produttive l’obiettivo sarà bloccare queste esodo e fare di Cassino un hub dell’innovazione capace di richiamare altre intelligenze anche dell’estero.

Il mio augurio è che l’Università di Cassino possa, in quest’ottica, rafforzare ancora di più la sua capacità di rendere tutto il Lazio una regione forte e competitiva. Al rettore Attaianese, ai docenti e agli studenti vanno i miei migliori auguri di buon lavoro per questo nuovo anno che spero possa regalare tante soddisfazioni.

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