FROSINONE – Poste Italiane, Tomassi (Cgil): “Piano di interventi colpisce duramente il nostro territorio”
Poste Italiane ha presentato alle organizzazioni sindacali il nuovo piano di interventi sugli uffici postali, un piano che segue quello attuato poco più di due anni fa e che coinvolge a vario titolo altri sei uffici della nostra provincia. «Siamo di fronte ad nuovo intervento strutturale messo in atto da questa azienda e che colpisce duramente i territori» sostiene Guido Tomassi, segretario generale della Cgil di Frosinone «un intervento che, unito a quello messo in campo due anni e mezzo orsono non fa altro che privare i cittadini di servizi universali. Da quanto appreso infatti questa volta l’azienda non giustifica tale decisione su dati che attengono alla economicità o meno degli uffici coinvolti, ma si è limitata a districarsi negli spazi concessi dalla Legge Scajola e dall’Agcom per predisporre un piano di chiusure degli uffici e di razionalizzazione delle aperture del tutto scriteriato» continua Tomassi.
«A farne le spese saranno come sempre i cittadini, primi fra tutti i pensionati» aggiunge Domenico De Santis, Segretario dello SPI CGIL «i quali si rivolgono a poste italiane non solo per il pagamento delle utenze di casa, ma prima ancora e soprattutto per incassare la pensione: ora saranno costretti a spostarsi di molti chilometri per svolgere tali sevizi. Tutto questo non ci sembra coincida con quanto auspicato dall’amministratore delegato dell’azienda che dal suo insediamento aveva fatto intendere, con le varie interviste rilasciate, di voler rendere gli sportelli di poste italiane uno strumento della stessa amministrazione comunale, un posto a cui rivolgersi per ottenere certificati e servizi che i comuni stessi non possono più garantire perché eccessivamente gravati dai continui tagli. Non vogliamo credere che il piano industriale, tanto sbandierato abbia fallito prima ancora di partire».
«Noi ci muoveremo accanto ai cittadini ed alle amministrazioni per evitare l’ennesimo impoverimento del nostro territorio, coinvolgeremo in questo anche la nostra categoria che segue il settore di poste in Cgil e metteremo in campo tutte le iniziative necessarie ad evitare l’attuazione di questo piano» conclude Tomassi.