FROSINONE/LATINA – Prezzo del latte e Made in Italy, Coldiretti alla manifestazione in Campidoglio
“Dall’inizio della crisi ad oggi hanno chiuso, in Italia, una stalla su cinque, con la perdita, nel silenzio assoluto, di oltre 30mila posti di lavoro e la scomparsa di 150mila mucche. Tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti nel nostro Paese sono confezionati con latte importato, mentre la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o, addirittura, con cagliate provenienti dall’estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta. Nel Lazio, ad esempio, si consuma il doppio del latte che si produce, ma nessuno sa da dove arriva quello non locale. Il prezzo del latte all’origine è crollato. Ai produttori viene riconosciuto poco più di 30 centesimi, una miseria che non basta nemmeno a coprire le spese di produzione, mentre quello stesso litro viene venduto ai consumatori a più di 1,60 centesimi. È in atto una strategia di attacco alle stalle italiane e Coldiretti non è più disposta a subire in silenziosa rassegnazione. Oggi abbiamo manifestato per coinvolgere nella nostra battaglia anche i consumatori, che hanno il diritto di sapere da dove arriva il latte che bevono i loro figli”. Lo ha detto il direttore della Coldiretti di Latina e Frosinone, Saverio Viola, a margine della mobilitazione al Campidoglio. Qui è stata allestita una vera e propria stalla dove esponenti della politica, delle istituzioni, delle associazioni dei consumatori, dello sport, della musica e dello spettacolo si sono succeduti in una simbolica mungitura. Hanno munto e bevuto il latte, tra gli altri, il sindaco di Roma Ignazio Marino, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il ministro all’ambiente Gianluca Galletti, l’ex ministro Nunzia De Girolamo, il ministro della salute Beatrice Lorenzin. A manifestare in piazza oltre duemila allevatori, 600 dei quali arrivati all’alba dalle province di Latina e Frosinone guidati dai presidenti delle federazioni provinciali, Carlo Crocetti e Vinicio Savone. “Una grande manifestazione non per protestare, ma per avvicinare i consumatori, metterli al corrente delle nostre ragioni e vederli schierati al nostro fianco nella battaglia per la tutela del latte che produciamo nel Lazio, l’autentico latte italiano, in assoluto il più genuino, più sicuro e più controllato del mondo. Anche oggi – commenta Aldo Mattia, direttore regionale della Coldiretti – abbiamo chiesto l’obbligo di indicazione in etichetta dell’origine del latte da bere e di quello impiegato per confezionare formaggi e derivati. Ma abbiamo anche chiesto alle autorità di governo di pubblicare i dati relativi all’import di latte e derivati, tracciando le sostanze utilizzate durante la lavorazione e di applicare la legge per contrastare ogni forma di mercato sleale. Oggi abbiamo manifestato nell’interesse degli allevatori e dei consumatori a tutela del vero latte made in Italy, a tutela del patrimonio zootecnico regionale e per il diritto dei consumatori alla tracciabilità dei prodotti e alla trasparenza”.
“Non possiamo restare indifferenti – dice Carlo Crocetti, presidente Coldiretti Latina – davanti alla tragedia degli allevamenti che chiudono perché i titolari non riescono nemmeno più a coprire le spese di produzione. I nostri allevamenti sono patrimonio di tutti i cittadini del Lazio”. “I numeri, in questi casi, fanno più delle parole. Pensate che il nostro Paese – aggiunge Vinicio Savone, presidente Coldiretti Frosinone – produce mediamente 110 milioni di quintali di latte e ne importa 86 milioni. Per ogni milione importato in più, perdiamo 17mila mucche e 1.200 posti di lavoro nel settore. Bastano questi dati per farci comprendere la dimensione del problema e l’urgenza di mobilitarsi a difesa del made in Italy”.