LATINA – Soppressione TAR da luglio, Scalia scrive al Ministro Orlando

Con un decreto legge del giugno 2014, nel quadro di riorganizzazione dell’amministrazione della giustizia, è stato stabilito che a decorrere dal 1 luglio 2015 vengono soppresse le sezioni staccate di TAR che non sono sedi di Corte d’Appello e, di conseguenza, i ricorsi vanno depositati nella sede centrale. In questa previsione rientra anche la sede Tar di Latina i cui ricorsi andrebbero a Roma. Una questione su cui, come già nella discussione parlamentare di conversione del decreto e poi in altre occasioni, da ultimo la legge di stabilità 2015, è intervenuto il Senatore del Partito Democratico, Francesco Scalia, per sollecitare con apposite proposte emendative il ministro affinché nel piano di riorganizzazione della macchina della giustizia, a cui è demandata l’attuazione della norma, si facesse puntuale attenzione e valutazione per ciascuno dei casi coinvolti, in particolare per la sede di Latina, al fine di coniugare le ragioni della razionalizzazione  con le esigenze dei cittadini e degli Enti fruitori dei servizi giudiziari. La redazione del piano, prevista da principio per la fine del 2014, è stata posticipata al 28 febbraio 2015 e per questo il senatore dem insieme ai colleghi Moscardelli e Cucca, capogruppo pd in commissione giustizia del Senato, ha scritto al Ministro per ribadire le ragioni della sezione del TAR di Latina e per scongiurarne la chiusura.
Abbiamo scritto al Ministro Orlando – dichiara Scalia- sottolineando che nella legge stessa è previsto che la chiusura delle sezioni staccate di Tar, come Latina, è subordinata alla redazione del Piano di riorganizzazione, tenendo conto della collocazione geografica, del carico di lavoro e dell’organizzazione dei servizi giudiziari. Ebbene, Latina, stando ai tre parametri, merita di essere salvata. Infatti, la Sezione evidenzia nel 2014 una dinamica efficiente e decongestionante per la sede centrale di Roma, sia nel soddisfare l’azione giudiziaria richiesta che nel ridurre l’arretrato. Inoltre,   serve una realtà territoriale vasta, le province di Frosinone e Latina, e una popolazione di oltre un milione di abitanti. Ha, infine, costi contenuti e assolutamente efficienti rispetto ai risultati. Roma ha un arretrato enorme, 85 mila ricorsi pendenti, e costi di gestione esorbitanti, oltre ad essere a oltre 100 KM dai territori oggi serviti dalla sezione pontina. E’ evidente che l’accorpamento a Roma non è utile. Con la lettera odierna -conclude Scalia- crediamo di aver posto seri argomenti al Ministro per valutare ed evitare la soppressione, dichiarandoci disponibili ad ulteriori approfondimenti sulla reale condizione della sede staccata di Latina del TAR, che a nostro avviso merita pienamente di continuare le attività.

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