BRACCIANO – Cupinoro al collasso, il Sindaco Sala: “Necessario intervento della Regione Lazio”

Importanti comunicazioni da parte del sindaco di Bracciano Giuliano Sala al Consiglio Comunale di Bracciano del 20 marzo scorso contestualmente al suo intervento riguardante il primo punto all’ordine del giorno relativo alle misure correttive a seguito dei rilievi fatti dalla Corte dei Conti e riguardanti, tra le altre cose, il controllo analogo sulla partecipata Bracciano Ambiente, i contratti affidati direttamente alla stessa e i debiti fuori bilancio. Il primo cittadino ha evidenziato alcuni passaggi importanti riguardanti l’impianto di smaltimento, chiuso al conferimento dei rifiuti dal 31° gennaio 2014. In primo luogo il sindaco Sala ha in quella sede annunciato un’ordinanza, emessa poi in data 23 marzo, con la quale viene disposto, a seguito di uno stanziamento comunale, lo svuotamento immediato delle vasche di percolato, anche in riferimento alle annunciate pessime previsioni atmosferiche.
“Ho compiuto un sopralluogo sul posto – ha detto Sala – ed ho constatato la necessità di intervenire”. Al provvedimento, ha precisato Sala, non faranno seguito ulteriori interventi di questo genere. Sala ha infatti comunicato che il 22 aprile prossimo, su richiesta della Procura di Civitavecchia, è fissata la udienza per il fallimento della multiservizi comunale Bracciano Ambiente. Ha inoltre aggiunto che il 16 aprile è convocata “la conferenza dei servizi istruttoria” presso la Regione Lazio, Direzione Rifiuti, per discutere ed approvare il “progetto di modellazione morfologica finale della discarica di Cupinoro e realizzazione del capping definitivo” come previsto dal D.lgs 36/2003. In pratica la conferenza sarà finalizzata alla emissione del decreto definitivo di chiusura amministrativa dell’intero invaso di Cupinoro, compreso quello gestito dal privato Servizi Ecologici Laziali.
“L’invaso gestito dai privati sino al 2004, sia pure formalmente chiuso, tuttavia ancora risulta amministrativamente aperto” ha detto Sala. “Per lo stesso invaso – ha aggiunto – inoltre non sono state all’epoca richieste le garanzie finanziarie post gestione, mentre riguardo l’invaso gestito dalla Bracciano Ambiente è operativa una fidejussione per la gestione post operativa per l’importo di €.8.075.000,00”.
“La situazione è molto delicata” ha precisato Sala. “Non trattandosi di cosiddetti “siti contaminati” la normativa prevede che – ha detto il sindaco – l’eventuale bonifica sia in carico in primo luogo al proprietario dell’area (Università Agraria), quindi al Comune, che non può certamente intervenire sull’invaso già gestito dal privato, e quindi alla Regione Lazio. La vicenda – ha commentato Sala – dimostra come la gestione dei rifiuti nella Regione Lazio, nel tempo, è stata molto approssimativa sotto vari punti di vista. Le autorizzazioni al privato di gestire la discarica di Cupinoro sono state molteplici, da parte del Prefetto, dei vari commissari succedutisi, della Regione Lazio che per “emergenza” hanno ampliato le cubature di conferimento, senza peraltro interessarsi della parte più delicata del problema, che è quello post gestionale”.
“A questo punto della situazione non escludo nulla” ha detto il sindaco nel corso dell’intervento, alludendo forse ad eventuali azioni che potrebbero aprire al commissariamento del Comune di Bracciano. In replica ai rilievi dell’opposizione che parlavano di proteste dei lavorato della Bracciano Ambiente, il sindaco Sala ha precisato che “la criticità riguardano il pagamento di una parte di tredicesima e un piccolo adeguamento annuale delle retribuzioni”. A complicare la crisi di liquidità, la nuova normativa che dispone che il pagamento dell’Iva vada fatto direttamente all’Agenzia delle entrate.
Il Consiglio, a seguito della lettura integrale della proposta, ha poi proceduto all’approvazione del primo punto all’ordine del giorno nel quale vengono motivati passo passo gli atti adottati relativamente al controllo analogo sulla Bracciano Ambiente, l’affidamento diretto di contratti e i debiti fuori bilancio.

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