FROSINONE – Dalla Questura un omaggio alle donne-poliziotto
Sono sempre di più le donne nella Polizia di Stato.
Ricoprono tutti i ruoli ordinari, tecnico-scientifici, fino a quelli dirigenziali.
Si sono fatte largo nella Squadra Mobile, girano in motocicletta, calzano gli stivaloni della Stradale, pilotano elicotteri.
Il primo ingresso della donna nella Polizia di Stato risale al 1959 con l’istituzione del Corpo di Polizia Femminile con compiti per lo più di tipo assistenziale, tutela delle donne e di minori.
Poi con la legge 121 del 1981 sul nuovo Ordinamento dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza vengono affidati alle donne gli stessi incarichi degli uomini.
Capaci e determinate le donne nella Polizia di Stato hanno scelto una missione: “la tutela dei diritti” e per questo si impegnano ogni giorno, 8 marzo compreso.
Hanno la sensibilità per affrontare delicate problematiche, la fermezza per contrastare i criminali e la precisa convinzione che la conoscenza e la professionalità non hanno sesso e che tutti indistintamente devono contribuire ad un miglioramento del bene sociale.
Ogni mattina indossano con orgoglio la loro divisa dalla quale non si separano neanche quando accudiscono i figli o servono in tavola riuscendo a rivestire contemporaneamente un ruolo nella vita privata come nel lavoro uscendone vincenti.