FROSINONE – Pronto Soccorso AUSL, CGIL: Criticità non più differibili

Le criticità che attanagliano i Pronto Soccorso della Ausl di Frosinone, ma soprattutto del P.S. dell’Ospedale “F. Spaziani”, non ammettono ulteriori indugi: la Direzione Strategica Aziendale deve SUBITO assumere iniziative risolutive, visto che  non possiamo permetterci di sopportare i tempi da bradipo e le rigidità della Regione Lazio nel concedere le indispensabili deroghe per assumere i medici necessari a far funzionare bene l’Area della Emergenza.
Nell’immediato però è comunque possibile e doveroso adottare interventi in merito, peraltro “A COSTO ZERO” per la Ausl di Frosinone, finalizzati a garantire un’assistenza migliore  ai cittadini e condizioni di lavoro più accettabili per gli operatori sanitari dei Pronto Soccorsi, come  propongono  la CGIL e la FP CGIL di Frosinone, per voce rispettivamente di Beatrice Moretti, Segretaria Provinciale Confederale e Antonio Sessa Segretario Generale della Categoria responsabile del Pubblico Impiego.
Bisogna comunque in premessa ribadire con forza che il sovraffollamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Frosinone va imputato principalmente alla mancanza di personale medico (sono presenti solo 14 dirigenti medici – di cui 4 ad orario ridotto –  rispetto ai 20 previsti dal DCA 90/2010) e che tale situazione alimenta da anni lo scandalo dello sperpero di denaro pubblico per l’acquisto di prestazioni (parliamo di 16.191 ore nel solo anno 2014!)
Forse però non è noto a molti che il reale fabbisogno orario di medici  di pronto Soccorso nella Ausl di Frosinone, nonostante l’acquisto di prestazioni aggiuntive sia ben remunerato, non riesce comunque ad essere interamente assicurato dall’attuale organico, tanto da risultare scoperte annualmente circa 28.272 ore, con tutti i conseguenti disagi e difficoltà che conosciamo.
La CGIL condivide per tali considerazioni la richiesta Aziendale avanzata alla Regione Lazio in data 28 gennaio u.s. per vedersi autorizzare 26 assunzioni di unità mediche da assegnare ai Pronto Soccorsi provinciali, azzerando in tal modo il ricorso alle costose e contestate prestazioni aggiuntive di cui sopra. Ma questo Sindacato chiede di più alla Regione Lazio: perché non autorizzare tali assunzioni utilizzando l’equivalente delle risorse destinate a quei PES (cioè l’acquisto di prestazioni aggiuntive nei Pronto Soccorsi) che nemmeno si riescono a coprire?
La CGIL propone inoltre alla AUSL di Frosinone di procedere immediatamente a bandire un avviso interno per la copertura di almeno un turno al mese da parte dei medici in forza in tutti i reparti dell’Ospedale di Frosinone, così da alleggerire un minimo il carico di lavoro di quei 14 dirigenti medici – praticamente degli eroi –  che quotidianamente NONOSTANTE TUTTO assicurano l’assistenza a chi si rivolge al Pronto Soccorso di Frosinone.
Per quanto concerne invece la problematica della carenza di posti letto nell’Ospedale “Spaziani” per ricoverare i pazienti avviati dal Pronto Soccorso ai reparti di destinazione,  la CGIL sollecita la Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria affinché dia disposizioni chiare e precise ad ogni Struttura Complessa, perchè si proceda alle dimissioni dei pazienti tutti i giorni della settimana, ANCHE DI SABATO E DI DOMENICA, come già sottoscritto tra le OO.SS e Regione Lazio il 28/1/2015, diversamente, infatti, oltre a sperperare risorse preziose in modo inappropriato, si condannano le persone a “giacere” al Pronto Soccorso di Frosinone per giorni e giorni in condizioni davvero disumane.
Tale disposizione riteniamo debba andare di pari passo con il potenziamento non più rinviabile della Holding Area che dovrebbe passare dai 6 posti letto attuali ad almeno 20 posti, così da creare una idonea struttura dove i pazienti ricoverati possono rimanere per 12 – 24 ore al massimo, termine entro il quale il reparto di destinazione deve reperire il posto letto richiesto.
Riteniamo vada istituito inoltre un reparto di post acuzie a gestione infermieristica, coerentemente con lo spirito del protocollo del 28/1 sopra citato, stabilendo le caratteristiche di acceso dei pazienti a tale reparto e dandone la gestione alla professione infermieristica, affinché si possa evitare il sovraccarico di alcuni reparti, quali le medicine, favorendo il turn over all’interno dei letti di monitoraggio. Questo processo deve essere integrato in tempi rapidi con l’istituzione dei cosiddetti “Case Manager” sul territorio per la presa in carico dei pazienti cronici, creando così finalmente il rapporto funzionale tra territorio ed ospedale.
Sollecitiamo inoltre il Direttore Generale della AUSL, Prof.ssa Mastrobuono, a disporre immediatamente che nell’Ospedale di Frosinone si blocchino i cosiddetti “ricoveri di elezione”, quando nel P.S. il numero degli accessi dovesse superare – come spesso accade –  il numero di 50. Riteniamo infatti meno disagevole per i pazienti venire temporaneamente “appoggiati” nei reparti di destinazione, piuttosto che rimanere parcheggiati nella promiscuità totale di quel girone infernale che diventa il corridoio del Pronto Soccorso dello Spaziani. Dobbiamo infatti rammentare che quest’ultimo registra circa 150 accessi al giorno e che soltanto nel primo bimestre del 2015 il numero totale di questi ultimi è stato pari a 4172!
Queste in sintesi le proposte della CGIL e della Funzione Pubblica CGIL di Frosinone che pur non costando un centesimo in più possono migliorare concretamente la qualità dell’assistenza nel più importante Pronto Soccorso della AUSL di Frosinone e che non si comprende perché fino ad oggi non siano ancora state adottate.

Comunicato Stampa congiunto CGIL – FP CGIL a firma Moretti – Sessa

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